David Cameron ha scherzato sulle intercettazioni inventate da Trump
Ha detto che uno dei vantaggi di non essere più primo ministro è non dovere "più ascoltare le intercettazioni con le conversazioni di Donald Trump"
L’ex primo ministro del Regno Unito, il conservatore David Cameron, ieri ha tenuto una conferenza presso la Brown University nel Rhode Island (Stati Uniti), uno dei suoi primi discorsi pubblici all’estero dalle dimissioni dell’estate del 2016 dopo la vittoria del “Leave” al referendum per l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea, la cosiddetta “Brexit”. Scherzando con gli studenti e le oltre 2.400 persone che lo sono andate a sentire, Cameron ha svelato uno dei vantaggi di non essere più primo ministro:
«Non devo più ascoltare le intercettazioni con le conversazioni di Donald Trump»
La battuta di Cameron fa riferimento alle recenti dichiarazioni del presidente degli Stati Uniti Trump, che ha sostenuto – senza fornire prove – di essere stato intercettato dal suo predecessore Barack Obama prima delle elezioni dello scorso novembre. Dopo che l’FBI e le altre agenzie di intelligence statunitensi hanno detto di non avere prove e in seguito a una smentita dello stesso Obama, Trump ha comunque insistito dicendo che nell’operazione era stato direttamente coinvolto il GCHQ, la principale agenzia di spionaggio delle comunicazioni nel Regno Unito. I responsabili del GCHQ hanno negato qualsiasi coinvolgimento, dicendo che affermazioni di questo tipo dimostrano “una completa incapacità di comprendere come funzionano le relazioni di intelligence” tra Stati Uniti e Regno Unito. In seguito Trump ha cercato di minimizzare le sue affermazioni, dicendo che le aveva sentite in televisione da un opinionista di Fox News.
Durante il suo intervento, Cameron ha affrontato diversi altri temi, ricordando che dovrebbe essere la tolleranza a guidare la democrazia, e non il nazionalismo e l’isolazionismo. Ha invitato ad avere rispetto e a tutelare la NATO, criticando quindi le dichiarazioni di Trump che chiede un maggiore impegno economico da parte degli altri membri dell’alleanza. Su Brexit, Cameron ha invece ricordato che: “Lasciare l’Unione Europea non significa lasciare l’Europa”. Proprio ieri il governo britannico ha confermato che Brexit inizierà il 29 marzo, giorno in cui sarà invocato ufficialmente l’articolo 50 del trattato di Lisbona per uscire dalla UE.