Cosa si sono detti Merkel e Trump
Hanno parlato della NATO e di trattati internazionali, e della cosa in comune che hanno, secondo Trump: essere stati intercettati
Il 17 marzo il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha incontrato per la prima volta alla Casa Bianca la cancelliera tedesca Angela Merkel. Hanno parlato soprattutto della NATO, l’organizzazione militare che lega gli Stati Uniti ai paesi europei, e di trattati commerciali internazionali. Nella conferenza stampa congiunta dopo il loro incontro, Trump ha confermato il sostegno della sua amministrazione alla NATO, ma ha anche ripetuto che gli alleati europei dovranno pagare la loro parte delle spese militari: solo quattro paesi della NATO oltre agli Stati Uniti hanno rispettato l’impegno di spendere almeno il 2 per cento del proprio prodotto interno lordo per la difesa e tra questi non c’è la Germania (nemmeno l’Italia). Merkel ha detto che la Germania si impegnerà ad aumentare le sue spese militari e ha parlato del bisogno di negoziare una «soluzione sicura per l’Ucraina», dove la guerra iniziata tre anni fa è ancora in corso.
Per quanto riguarda le politiche economiche, Merkel – che è andata negli Stati Uniti insieme ai dirigenti di tre importanti aziende tedesche: Siemens, Schaeffler e BMW – ha detto che spera che gli Stati Uniti e l’Unione Europea possano riprendere le discussioni sugli accordi commerciali che, tra le altre cose, dovrebbero aprire una nuova zona di libero scambio tra Europa e Stati Uniti, dato che di fatto i negoziati sul TTIP sono considerati praticamente falliti. Sullo stesso argomento Trump ha detto a un giornalista tedesco di non essere un isolazionista: «Non credo nell’isolazionismo. Ma credo che le politiche commerciali debbano essere eque e che gli Stati Uniti siano stati trattati in modo ingiusto da molti paesi nel corso degli anni e questa cosa deve finire». Merkel non ha contraddetto queste affermazioni di Trump ma ha detto di credere nell’unità europea e nell’integrazione, e che il successo della Germania è dovuto ai rapporti con gli altri paesi europei.
Uno degli elementi più importanti della campagna elettorale di Trump era stata la sua critica ai trattati commerciali internazionali come il NAFTA, stretto tra Stati Uniti, Canada e Messico nel 1994. Una delle prime cose che Trump ha fatto una volta diventato presidente è stato decidere di ritirarsi dal TPP, un trattato commerciale internazionale fra 12 dei paesi che si affacciano sull’oceano Pacifico. Nella conferenza stampa con Merkel, Trump ha ripetuto che il NAFTA ha avuto conseguenze «disastrose» per gli Stati Uniti, una cosa su cui la maggior parte degli esperti di economia non concorda. In precedenza aveva detto che avrebbe imposto una tassa del 35 per cento sulle importazioni di automobili tedesche negli Stati Uniti.
Merkel ha anche parlato dei richiedenti asilo, dicendo che devono avere la possibilità di costruirsi una vita nei paesi in cui si trovano. La cancelliera ha detto che lei e Trump hanno avuto uno «scambio di opinioni» su questo tema. Trump non ha fatto commenti su questo argomento in particolare, ma a un certo punto della conferenza stampa ha citato la lotta al «terrorismo islamista radicale».
A proposito dell’incontro tra Merkel e Trump, si è parlato anche di due altre cose. La prima è stata la mancata stretta di mano tra i due leader politici davanti ai fotografi nello Studio Ovale, l’ufficio del presidente: diversi fotografi hanno chiesto ai due leader una stretta di mano, ma Trump è sembrato ignorare la loro richiesta, mentre Merkel ha reagito con una faccia piuttosto stupita, prima di chiedere esplicitamente a Trump se volesse stringerle la mano, senza che lui mostrasse di averla sentita. All’arrivo di Merkel alla Casa Bianca, Trump l’aveva comunque accolta con una stretta di mano.
Il secondo caso di cui si è discusso non riguarda la Germania, ma il Regno Unito. Durante la conferenza stampa di Trump e Merkel, il primo ha fatto una battuta suggerendo che lui e Merkel hanno in comune il fatto di essere stati intercettati: si riferiva alle intercettazioni sul telefono cellulare di Merkel fatte dall’NSA durante l’amministrazione Obama, e alle recenti accuse del suo portavoce Sean Spicer nei confronti dell’intelligence britannica. Spicer ha accusato l’ex presidente Obama di avere intercettato le telefonate di Trump tramite i servizi di spionaggio e controspionaggio del settore delle comunicazioni del Regno Unito, il Government Communications Headquarters (GCHQ). La fonte delle nuove gravi accuse di Spicer non sono né documenti d’inchiesta né rapporti di intelligence: sono delle cose dette pochi giorni prima da un opinionista su Fox News, il canale di destra che rappresenta una buona parte della dieta televisiva di Trump.
Merkel ha fatto un’espressione interrogativa (che poi è stata molto condivisa sui social network) quando Trump ha fatto la battuta; il presidente ha poi invitato i giornalisti a chiedere a Fox News per avere più informazioni sulla questione.
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— mactavish 🌎 🏳️🌈 💙💜❤️ 🦄❄️💉♿ (@mactavish) March 18, 2017
Il video comincia nel momento della frase di Trump sulle intercettazioni.