Le GoPro vendono sempre peggio e la società taglierà altri 270 posti di lavoro
C'entra la concorrenza dei produttori asiatici, ma anche l'organizzazione interna del gruppo
di Selina Wang - Bloomberg
GoPro ha annunciato una seconda serie di tagli ai posti di lavoro per ridurre i costi, in un periodo in cui Wall Street è sempre più scettica sulla capacità della società di tornare a crescere e ottenere profitti. Mercoledì la società ha detto che eliminerà 270 tra posti di lavoro a tempo pieno e posizioni vacanti. A fine novembre GoPro aveva ridotto il numero dei dipendenti del 15 per cento e chiuso il reparto che si occupa di intrattenimento. Alla fine del 2016 i dipendenti di GoPro erano 1552, stando ad alcuni documenti della società. Secondo le previsioni relative all’intero 2017 gli ultimi tagli ridurranno le spese operative della società a meno di 495 milioni di dollari (circa 462 milioni di euro), circa il 18 per cento in meno rispetto alla stima precedente della società, pari a 600 milioni di dollari (circa 560 milioni di euro). A seguito dell’annuncio il prezzo delle azioni di GoPro è salito del 12 per cento nelle contrattazioni avvenute al di fuori dell’orario di apertura dei mercati.
GoPro è passata dall’essere una società produttrice di un dispositivo molto popolare con un grande potenziale sui media digitali al diventare un’azienda con troppi dipendenti danneggiata dai più economici concorrenti asiatici. I guadagni dello scorso trimestre sono stati deludenti; a novembre poi la società aveva dovuto ritirare dal mercato il suo drone Karma e aveva subìto dei ritardi di produzione che avevano avuto ripercussioni negative sulle vendite. Charles “CJ” Prober, che a gennaio è diventato direttore operativo di GoPro, ha promesso di tenere sotto controllo i costi, rendere le videocamere della società più facili da usare e cercare di crescere a livello internazionale. «Stiamo cercando di fare meno cose ma fatte meglio», ha detto Prober mercoledì durante un’intervista, «siamo andati di reparto in reparto facendo approfonditi controlli di bilancio e a livello organizzativo. Questo ci ha aiutato a prendere una serie di decisioni che ci permettono di raggiungere la riduzione delle spese operative». Prober ha detto che sono stati tagliati dei posti di lavoro in tutta la società. GoPro si sta sbarazzando delle «distrazioni», come l’unità di intrattenimento, e ridimensionando la struttura dei suoi reparti, ha aggiunto Prober. Il reparto che si occupa di produzione video è stato ridotto per concentrarsi di più sui contenuti realizzati dagli utenti e meno sui video prodotti da GoPro. La società ha anche accorpato diversi reparti a livello internazionale nelle regioni in cui erano presenti doppioni negli incarichi. Prober ha detto che i tagli non avranno ripercussioni sui progetti a breve termine della società.
Nel primo trimestre di quest’anno GoPro prevede di ottenere fino a 10 milioni di dollari (9,3 milioni di euro circa) in costi di ristrutturazione aziendale e di avere ricavi vicini alla fascia più alta dei suoi valori di riferimento, tra i 190 e i 210 milioni di dollari (177-196 milioni di euro). La società ha detto di non avere bisogno di ricorrere a finanziamenti e che quest’anno si aspetta di ottenere profitti, al lordo di interessi, tasse, svalutazioni e ammortamenti.
Di recente diversi analisti hanno declassato GoPro, causando nuovi record negativi per le azioni della società. Rispetto al prezzo dell’offerta al pubblico iniziale del 2014 le azioni di GoPro sono scese di circa il 70 per cento. Goldman Sachs e Citigroup hanno smesso di vendere le azioni di GoPro citando tra le altre cose la crescita stagnante della società in un mercato saturo. Lunedì Ben Bollin, analista di Cleveland Research, ha definito «complicata» la tendenza delle vendite di GoPro, che in questo trimestre è in peggioramento, aggiungendo che il ritorno sul mercato del drone Karma è stato deludente.
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