Cos’è la “sfida accettata” che gira su Facebook
È una campagna nata – tra alcune critiche – per sensibilizzare sul cancro, che è arrivata in Italia dopo mesi e con un significato diverso
Da qualche giorno tra gli utenti italiani di Facebook si è diffuso un nuovo “challenge”, cioè quei giochini che consistono nel pubblicare una foto, un video o uno stato seguendo delle linee guida (come il “mannequin challenge”, per esempio): si chiama “sfida accettata”. Lo scopo della sfida, per come è stato generalmente inteso dagli utenti italiani, è diverso da quello per il quale era stata inventata.
Negli ultimi giorni migliaia di persone hanno pubblicato una propria vecchia foto, in bianco e nero o a colori, solitamente scattata quando erano bambini, accompagnandola con l’hashtag #sfidaaccettata. In realtà la sfida è nata la scorsa estate e serviva per sensibilizzare le persone sul cancro. Si è diffusa in India e in Regno Unito, e per come era stata intesa inizialmente gli utenti di Facebook dovevano sostituire la propria foto del profilo con una foto in bianco e nero. A tutte le persone che mettevano “mi piace”, l’utente avrebbe dovuto mandare un messaggio privato per spiegare che la foto serviva a sensibilizzare sul cancro, e per invitarlo a fare lo stesso con la propria foto profilo.
Nel corso dei mesi la questione del cancro si è persa per strada, e per la maggior parte degli utenti attualmente la sfida consiste solo nel pubblicare una propria vecchia foto. Come per tutte le cose di internet ne sono nate meme e parodie, con persone che pubblicano immagini di spermatozoi o di personaggi famosi da giovani, accompagnandoli con didascalie sagaci, almeno nelle intenzioni.
Quando la “sfida accettata” riguardava ancora il cancro, era circolato molto online lo stato su Facebook di Rebecca Wilkinson, una donna inglese di 36 anni malata di cancro al seno, che aveva criticato la cosa dicendo:
[Il cancro] non è il tema per alcuni selfie finti, come se fosse un’attività divertente. Le persone credono che solo perché mettono una foto in bianco e nero su Facebook sostengono le persone con il cancro. Non lo stanno facendo: dovrebbero visitare davvero le persone con il cancro, tenere loro la mano mentre attraversano il trauma della chemioterapia. È così falso e queste persone sono delle narcisiste.