In India è arrivata la festa dei colori
Tecnicamente inizia domani, ma già da giorni ci sono celebrazioni e rituali molto fotogenici in diverse città
Già da giorni in India si sta festeggiando la cosiddetta “festa di Holi” – quella in cui si lanciano polveri colorate, per capirci – anche se tecnicamente nel 2017 la festa cade fra il 13 e il 14 marzo (la data cambia ogni anno per via del calendario lunare). Per le agenzie fotografiche è stata l’occasione di scattare belle foto, soprattutto nei cortei delle città di Chennai e Vrindavan.
La festa di Holi, conosciuta anche come la “festa dei colori” celebra l’inizio della primavera e simbolicamente il “trionfo del bene sul male”: si festeggia nei paesi a maggioranza induista – India, Bangladesh, Nepal e Pakistan – lanciandosi acqua e polveri colorate e profumate, chiamate gulal. La tradizione di gettarsi addosso polveri colorate e profumate è l’aspetto più famoso e caratteristico della festa di Holi – a cui si sono ispirate altre manifestazioni più recenti come la Color Run – e viene dalla mitologia induista: il dio Krishna aveva la pelle scura, era invidioso di quella bianca dell’amata Radha e per questo un giorno le dipinse la faccia con dei colori. Da allora durante Holi le coppie di innamorati si dipingono reciprocamente il viso durante la festa in segno di affetto.
Oltre a lanciarsi il gulal, migliaia di persone trascorrono Holi ballando nelle strade, cantando e accendendo falò. La festa ricorda anche il carnevale occidentale: le rigide strutture sociali vengono meno e gli induisti festeggiano e scherzano insieme, ricchi e poveri, vecchi e giovani, uomini e donne.