Erdogan ha dato dei “fascisti” anche agli olandesi
Una settimana dopo aver paragonato il governo tedesco al nazismo per aver vietato dei comizi a suo sostegno, ha litigato anche col governo olandese per ragioni simili
Durante un comizio tenuto oggi a Istanbul, in Turchia, il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan ha definito dei “fascisti” gli olandesi dopo che stamattina il governo dei Paesi Bassi aveva vietato l’ingresso nel proprio paese al ministro degli Esteri turco, Mevlüt Çavuşoğlu.
Nederland heeft besloten landingsrechten Turkse minister in te trekken. Lees hier de verklaring van NLse regering. → https://t.co/RZjChU32s6
— Mark Rutte (@MinPres) March 11, 2017
Çavuşoğlu avrebbe dovuto partecipare a un evento organizzato dalla comunità turca di Rotterdam a favore di Erdoğan e del Sì al controverso referendum che si terrà in Turchia il 16 aprile, che deciderà sui poteri del presidente. ll referendum è stato fortemente voluto da Erdoğan e dal suo governo, e se vincerà il Sì la Turchia si trasformerà in un sistema presidenziale, dando a Erdoğan molti più poteri di quelli che già esercita. Çavuşoğlu doveva arrivare in volo stamattina nei Paesi Bassi, ma il governo ha cancellato l’evento per motivi di sicurezza e non ha concesso i permessi per entrare nel proprio territorio all’aereo su cui si trovava Çavuşoğlu. Erdoğan ha reagito molto duramente, e dicendo durante il comizio a proposito degli olandesi:
«Sono dei fascisti, eredi dei nazisti. […] Vietate pure al nostro ministro degli Esteri di entrare nel vostro paese, ma da ora in poi vedremo se i vostri voli atterreranno in Turchia»
L’evento era stato organizzato probabilmente per sensibilizzare sul tema del referendum l’ampia comunità turca che vive nei Paesi Bassi, composta da circa 400mila persone. I Paesi Bassi non sono stati l’unico paese europeo a vietare manifestazioni politiche con ministri del governo turco: decisioni simili sono state prese anche dall’Austria e dalla Germania (che a sua volta per questa ragione era stata pesantemente criticata da Erdoğan). Non è chiaro se le minacce di Erdoğan avranno effettivamente seguito: al momento il ministero degli Esteri turco ha annunciato di aver convocato il vice-ambasciatore olandese per protestare contro il divieto di ingresso deciso per Çavuşoğlu.
Da tempo Erdoğan è accusato di voler trasformare la Turchia in uno stato autoritario. Nel corso degli ultimi anni, il presidente turco ha imposto diverse limitazioni alla libertà di stampa e si è progressivamente allontanato dall’Unione Europea. La situazione è peggiorata dopo il fallito colpo di stato tentato da una parte dell’esercito a luglio dello scorso anno. Da allora Erdoğan ha licenziato decine di migliaia di funzionari pubblici, ha arrestato molti giornalisti, ha fatto chiudere diversi giornali di opposizione e ha messo sotto processo tutte le persone sospettate di essere vicine a Fethullah Gülen, un religioso turco che da anni vive in esilio autoimposto negli Stati Uniti e che Erdoğan accusa di cospirare contro di lui e il suo governo.