L’attentato a Damasco è stato rivendicato da Jabhat Fatah al Sham
Cioè il gruppo terrorista che prima era conosciuto come la divisione siriana di al Qaida: secondo una nuova stima i morti sono saliti a 74
Aggiornamento di domenica 12 marzo: l’attacco è stato rivendicato domenica 12 marzo da Jabhat Fatah al Sham, prima conosciuto come la divisione siriana di al Qaida. Jabhat Fatah al Sham ha già compiuto attacchi di questo genere in passato: a fine febbraio aveva attaccato la sede delle forze di sicurezza siriane a Homs causando almeno 20 morti. Intanto l’Osservatorio siriano per i diritti umani – un’organizzazione non governativa filo-ribelli con base a Londra – ha stimato che i morti nell’attacco a Damasco sono saliti a 74, mentre non sono disponibili nuove cifre ufficiali (ieri il governo iracheno aveva parlato di 40 morti).
Death toll from Damascus bombing climbs to 74: Observatory https://t.co/1icoako6cG pic.twitter.com/rJOTYaHgB4
— Reuters (@Reuters) March 12, 2017
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A Damasco, la capitale della Siria, due esplosioni avvenute oggi hanno causato almeno quaranta morti e 120 feriti (anche se circolano anche stime più alte). Le cifre sono state fornite dal governo iracheno: la maggior parte dei morti sono infatti pellegrini sciiti arrivati in città per visitare i mausolei sciiti del cimitero di Bab al Saghir. Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani – un’organizzazione non governativa filo-ribelli con base a Londra – le due esplosioni sono state causate rispettivamente da una mina e da un attacco suicida. SANA, l’agenzia stampa del governo siriano, ha scritto invece che sono state causate da due attacchi suicidi. Buona parte delle persone colpite si trovava su un pullman, praticamente distrutto.
Two Suicide Bombers Kill Dozens in Damascus https://t.co/qbQPW8rIwL
— The New York Times (@nytimes) March 11, 2017
Attacchi di questo tipo sono piuttosto comuni nelle zone di guerra della Siria ma piuttosto rari a Damasco, che è quasi del tutto controllata dalle forze del dittatore siriano Bashar al Assad. L’ultimo attacco di questo tipo è avvenuto a gennaio nel quartiere di Kafr Sousa, e ha causato la morte di 10 persone (otto delle quali erano soldati). In teoria dal 30 dicembre in Siria è in vigore un cessate il fuoco fra governo e ribelli, ma BBC spiega che saltuariamente l’accordo viene violato.