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  • Domenica 5 marzo 2017

L’Arkansas eseguirà le condanne a morte di otto uomini in dieci giorni

Ma il motivo non c'entra con i crimini o con le leggi: le riserve dello stato del sedativo usato nelle iniezioni stanno per scadere

(AP Photo/Kiichiro Sato, File)
(AP Photo/Kiichiro Sato, File)

Aggiornamento – La condanna a morte di Jason McGehee, uno degli otto detenuti, è stata sospesa da un giudice federale. L’organo dell’Arkansas che decide tra le altre cose sul rilascio anticipato dei condannati aveva in precedenza suggerito che la condanna di McGehee fosse commutata in ergastolo; la decisione finale comunque rimane del governatore dell’Arkansas Asa Hutchinson.

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Negli Stati Uniti il governatore dell’Arkansas Asa Hutchinson ha deciso che tra il 17 e il 27 aprile otto uomini condannati a morte saranno uccisi. L’Arkansas sarà il primo stato americano a fare otto esecuzioni nello stesso mese dal 1977, dopo che la pena di morte negli Stati Uniti fu in un certo senso reintrodotta dalla Corte Suprema dopo dieci anni senza esecuzioni. Degli otto uomini, tutti condannati per omicidi avvenuti tra il 1989 e il 1999, quattro sono bianchi (Bruce Ward, Jack Harold Jones, Jason McGehee e Don Williamson Davis) e quattro neri (Kenneth Williams, Stacey Johnson, Marcel Williams e Ledell Lee). Le esecuzioni avverranno il 17, il 20, il 24 e il 27 aprile. In ognuno di questi giorni due degli otto uomini saranno uccisi: negli ultimi quarant’anni ci sono state esecuzioni multiple nello stesso giorno (due o tre) soltanto dieci volte in tutti gli Stati Uniti.

La ragione dietro alla decisione non c’entra con i crimini commessi dagli otto condannati e non è dovuta a un inasprimento dell’approccio dell’Arkansas verso le condanne a morte. Il problema è che le riserve dello stato di midazolam, un sedativo che viene usato come primo dei tre farmaci somministrati nelle iniezioni letali, scadranno il 30 aprile e non è detto che si riescano a sostituire in tempi brevi. È dal 2005 che in Arkansas le esecuzioni capitali sono state sospese a causa di questioni legali e delle difficoltà nell’acquistare le sostanze necessarie per le iniezioni letali, a causa di un boicottaggio internazionale delle industrie farmaceutiche. Nelle esecuzioni la funzione del midazolam è far perdere conoscenza ai condannati, e in teoria anestetizzarli: nella maggior parte dei casi, una volta che il condannato non è più cosciente, gli vengono somministrate altre due sostanze (ad esempio il bloccante neuromuscolare vecuronio bromuro e il cloruro di potassio), per causare un arresto cardiaco e un’insufficienza respiratoria.

Il problema della reperibilità dei farmaci per le esecuzioni non riguarda solo l’Arkansas né solo il midazolam, che ha cominciato a essere usato dopo che nel 2011 il barbiturico Pentobarbital ha smesso di essere venduto agli istituti penitenziari perché Lundbeck, la società danese che lo produce, ha vietato ai suoi distributori americani di rifornirli. Era già successo in precedenza anche con altre sostanze, ed è per questo che negli ultimi anni gli stati americani che eseguono condanne a morte sono passati a nuove combinazioni di farmaci, che non si sono però rivelate affidabili, uccidendo i condannati dopo lunghe agonie. L’uso dello stesso midazolam, ritenuto un anestetico insufficiente, è stato molto criticato, soprattutto dopo l’esecuzione di Clayton Lockett, avvenuta in Oklahoma nel 2014: Lockett morì dopo tre quarti d’ora di agonia, durante la quale pronunciò anche alcune parole.

Brian Stull, un avvocato dell’ong per la difesa dei diritti civili American Civil Liberties Union, ha detto al New York Times che il rischio di così tante esecuzioni vicine nel tempo è che qualcosa vada storto per la poca organizzazione che probabilmente le precederà. Durante la conferenza stampa in cui ha annunciato le date delle esecuzioni, Asa Hutchinson, che è Repubblicano ed è governatore dell’Arkansas dal 2015, ha detto che avrebbe preferito che le esecuzioni fossero state programmate in un periodo di tempo più lungo, a maggiore distanza le une dalle altre, ma che le circostanze lo hanno obbligato a decidere così, anche perché «le famiglie delle vittime che hanno dovuto sopportare l’attesa per così tanti anni meritano che questa storia finisca». Gli otto uomini che saranno uccisi hanno già tentato ogni forma di appello per cambiare le loro sentenze. Hutchinson ha anche detto che non si sa quando l’Arkansas otterrà un’altra sostanza in grado di sostituire il midazolam; attualmente non ha scorte di cloruro di potassio ma il governatore ha assicurato che la sostanza sarà acquistata in tempo per aprile.

Il precedente primato per il maggior numero di esecuzioni nel minor periodo di tempo era del Texas, che tra maggio e giugno del 1997 eseguì otto condanne a morte. Negli ultimi anni si è parlato della possibile fine della pena di morte negli Stati Uniti, perché il numero delle esecuzioni è tendenzialmente diminuito rispetto agli anni Novanta; il picco di 98 persone uccise per una condanna a morte fu raggiunto nel 1999 e nel 2016 le esecuzioni sono state solo 20, il numero più basso dal 1991. La maggior parte degli americani, circa il 60 per cento, è ancora favorevole all’applicazione della pena di morte, ma la percentuale è diminuita sensibilmente rispetto alla metà degli anni Novanta, quando era intorno all’80 per cento.