Chi governa il golf vuole renderlo più semplice
Verranno sperimentate una serie di modifiche all'attuale – complicato – regolamento, soprattutto per attirare i giovani
di Des Bieler - The Washington Post
Nel tentativo di semplificare il gioco e aumentarne la popolarità tra i più giovani, mercoledì gli organi che amministrano il golf hanno esaminato in anteprima un’ampia serie di cambiamenti al regolamento dello sport. Le modifiche proposte al regolamento ufficiale puntano a rendere le regole «più facili da capire e applicare». Probabilmente questa revisione rappresenta il più grande tentativo di cambiare il golf dalla pubblicazione del primo regolamento ufficiale conosciuto, nel 1744. Le proposte sono state elaborate congiuntamente dalla United States Golf Association (USGA), che disciplina il golf negli Stati Uniti e in Messico, e dal Royal & Ancient Golf Club, che supervisiona lo sport nel resto del mondo, e verranno sottoposte a un periodo di revisione pubblica di sei mesi, durante il quale professionisti e dilettanti saranno incoraggiati a inviare i loro commenti. I cambiamenti potrebbero essere applicati entro il 2019.
«L’obiettivo principale della proposta è aiutare i golfisti di tutto il mondo, modificando molte delle procedure e delle conseguenze del regolamento per ottenere maggiore coerenza, semplicità e correttezza, e, nel complesso, aggiornando le regole per soddisfare le necessità in evoluzione dello sport a livello globale», si legge nel sito della USGA. «L’attuale revisione è iniziata cinque anni fa [diversamente da quanto previsto dal procedimento normale, che dura quattro anni] perché ci siamo resi conto che le modifiche progressive nel corso degli anni tendevano a rendere le regole sempre più complesse, soprattutto con l’aggiunta di nozioni ed eccezioni nel tentativo di dare una risposta “corretta” a ogni situazione».
Se venissero adottate, le modifiche ridurrebbero le regole e le definizioni principali del golf da 34 a 24. La USGA ha individuato otto categorie in cui – secondo l’organo – le proposte avrebbero «l’impatto maggiore»: palla ferma, palla in movimento, rimedi alle interferenze, zone del campo, attrezzature, gioco della palla, turni e condotta dei giocatori.
Di seguito alcune delle proposte nello specifico:
- Non ci saranno penalità per aver mosso accidentalmente la palla mentre la si cerca o mentre si trova sul putting green
- Non ci saranno penalità nel caso in cui un giocatore (o la sua attrezzatura o il caddie) devii accidentalmente la palla in movimento
- Ovviando a un’interferenza sarà possibile droppare la palla (cioè lasciarla cadere) da appena sopra il terreno, invece che da una posizione eretta tenendo il braccio steso
- Il tempo concesso per la ricerca della palla è ridotto da cinque a tre minuti
- Ai giocatori sarà consentito riparare «qualsiasi danno sul green», compresi i segni dei chiodi e i danni causati dalle scarpe
- Non ci saranno penalità per aver colpito l’asta della bandiera infilata in una buca durante un putt sul green
- Non ci saranno penalità per aver toccato la linea del putt, purché il giocatore non abbia migliorato la linea di tiro
- I giocatori avranno la possibilità di ricorrere, nel caso di una palla ingiocabile in un bunker, a una penalità di due colpi, sfruttando la procedura di “ritorno sulla linea”
- Sarà possibile continuare a usare una mazza danneggiata durante un giro, anche nel caso in cui il giocatore l’abbia danneggiata in uno scatto di rabbia
- I giocatori saranno incoraggiati a giocare un “golf reattivo” e a colpire al di fuori del proprio turno quando ha senso farlo; i giocatori non dovranno impiegare più di 40 secondi per effettuare un colpo
- Il numero di colpi a disposizione dei giocatori per una singola buca potrebbe essere limitato introducendo un “punteggio massimo”
Un’altra delle modiche proposte vieterà ai caddie di posizionarsi dietro ai giocatori prima del putt, un cambiamento che potrebbe influire su molte giocatrici della Ladies Professional Golf Association – l’associazione delle golfiste americane – durante i tornei. Molti campioni di golf si sono detti d’accordo con i cambiamenti.
Lots of thought & hard work by @USGA and @RandA to modernize our rules. Great work to benefit the game.
— Tiger Woods (@TigerWoods) 1 marzo 2017
«Penso che l’enfasi che a volte il golf pone sul regolamento possa allontanare le persone», ha detto il golfista Rory McIlroy ad AP, «modernizzare e semplificare è una cosa positiva. Con quello che è successo negli ultimi anni – alcune decisioni sul regolamento importanti prese durante tornei prestigiosi – le persone che vorrebbero iniziare a giocare potrebbero anche dire: “Sai cosa? È troppo complicato”. Modernizzare le regole per adeguarsi ai tempi è positivo». «La sensazione è che il golf si sia allontanato dal gioco semplice che era agli inizi», ha detto il golfista Adam Scott a USA Today, «nel corso del tempo sono cambiate molte cose e non penso che le regole si siano adeguate abbastanza velocemente al cambiamento del gioco. Le decisioni sono diventate una parte importante dello sport; bisogna chiedere ai giocatori quali fossero le loro intenzioni e cose del genere. Così è difficile. C’è il golf competitivo e poi c’è il golf sociale, e credo che a entrambi vada applicato un po’ di buon senso».
Altri golfisti professionisti hanno espresso preoccupazione per la proposta e hanno suggerito di applicare i cambiamenti solo ai dilettanti. «È importante che le regole continuino a evolvere e rimangano in sintonia con il modo in cui il golf moderno viene giocato», ha detto ad AP David Rickman, direttore esecutivo per la governance del Royal & Ancient Golf Club, «ma dobbiamo fare attenzione a non cambiare gli storici principi e il carattere del gioco».
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