Gli sconosciuti architetti vincitori dell’importante premio Pritzker

È il più prestigioso premio di architettura al mondo ed è stato vinto da tre architetti catalani di cui pochi hanno sentito parlare

Tre architetti catalani – Rafael Aranda, Carme Pigem e Ramon Vilalta – hanno vinto il premio Pritzker 2017, il più prestigioso premio internazionale per l’architettura. Aranda, Pigem e Vilalta lavorano in Catalogna e non sono molto noti fuori dalla Spagna. Nel 1988 hanno fondato lo studio RCR Arquitectes nella piccola cittadina di Olot, vicino a Girona e da allora si sono occupati soprattutto della realizzazione e del restauro di edifici nell’area circostante, nella zona dei Pirenei. La caratteristica principale dei loro lavori, spiega il Guardian, è lo sforzo di inserire le loro opere all’interno del paesaggio, scegliendone accuratamente i materiali da costruzione e la posizione.

Tra i progetti più caratteristici dei tre architetti catalani c’è la cantina di Bell-Loc, terminata nel 2007 a Palamòs, sulla costa non lontano da Girona. L’edificio, utilizzato per conservare vini da un’azienda locale, è interrato e quasi invisibile dall’esterno. Per raggiungere le celle del vino bisogna attraversare un percorso coperto da una lamiera di metallo ondulata, interrotto da feritoie che lasciano entrare fasci di luce. Anche la pista di atletica di Tussols-Basil, terminata nel 2000, è quasi invisibile, circondata dalla foreste e con gli spalti coperti d’erba e immersi tra gli alberi.

vincitori

Il Guardian dice che questa è una delle prime volte in cui il prestigioso premio Pritzker viene assegnato a un gruppo di architetti relativamente sconosciuti fuori dal loro paese. L’anno scorso il premio fu vinto dall’architetto cileno Alejandro Aravena e già allora rappresentò una rottura con il passato. Aravena è molto noto nel panorama internazionale, ma i suoi edifici destinati spesso all’edilizia sociale sono considerati poveri rispetto ai grandi progetti culturali vincitori delle precedenti edizioni.