La lettera di Monica Maggioni sulla storia degli stipendi RAI
La presidente del CDA dice che la RAI rischia grosso solo perché qualcuno vuole poter dire «li abbiamo puniti»
La presidente della RAI, Monica Maggioni, ha scritto una lettera al Corriere della Sera per criticare il tetto allo stipendio di artisti e conduttori che è stato imposto alla televisione pubblica. A novembre, infatti, la legge sull’editoria ha stabilito che il tetto ai compensi per i manager pubblici, fissato dal governo Renzi a 240 mila euro, deve essere applicato anche a «dipendenti, collaboratori e consulenti» della RAI. Secondo Maggioni, il tetto agli stipendi danneggerà il servizio pubblico e favorirà la concorrenza, facendo sì che presentatori e altre figure abituate a stipendi molto alti lascino la RAI in favore della concorrenza. Nella lettera di oggi ha scritto, a questo proposito:
«Il facile messaggio “li abbiamo puniti” forse porta qualche manciata di voti, ma lascia solo macerie»
Il taglio a tutti i compensi RAI fino a 240 mila non è una scelta definitiva. Per il momento è una decisione del CDA presa per ragioni “prudenziali”. Nel frattempo, i dirigenti della televisione pubblica hanno interpellato i due ministeri competenti, Sviluppo Economico ed Economia, chiedendo ufficialmente se questo tetto debba applicarsi anche a figure come presentatori e cantanti, che di norma percepiscono stipendi molto più alti di 240 mila euro l’anno. Secondo Repubblica, tra i conduttori e giornalisti che subirebbero un taglio dello stipendio ci sono Fabio Fazio, Flavio Insinna, Antonella Clerici, Bruno Vespa, Massimo Giletti, Carlo Conti, Piero e Alberto Angela, Amadeus e Lucia Annunziata.
Anche i dirigenti dell’azienda sarebbero toccati dal taglio. Il direttore generale Antonio Campo dall’Orto attualmente ha un contratto da 650 mila euro l’anno, che in futuro dovrebbe essere taglioto di 410 mila euro. Tutti i principali manager dell’azienda, compresi i direttori di rete, dovranno subire qualche taglio più o meno significativo agli stipendi. Nei prossimi giorni, i dirigenti dell’azienda dovrebbero incontrarsi con i rappresentanti dei due ministeri competenti. Secondo i giornali, è possibile che sia concessa una deroga sugli stipendi degli artisti che collaborano con la televisione pubblica, mentre sembra improbabile che ci saranno grossi cambiamenti sugli stipendi dei manager.