Una scena di “Beata ignoranza”
La nuova commedia con Alessandro Gassman e Marco Giallini che parla di come stiamo sui social network
Beata ignoranza è una commedia italiana diretta da Massimiliano Bruno e interpretata da Marco Giallini e Alessandro Gassmann: è nei cinema da giovedì 23 febbraio e parla di due professori di liceo che si incontrano di nuovo dopo anni e fanno ripartire una vecchia rivalità. Nel film la rivalità ha a che fare soprattutto con i social e le nuove tecnologie: uno dei due (Gassman) è pro; l’altro (Giallini) è contro. Succede che una loro litigata finisca online e i due debbano quindi impegnarsi a cambiare il loro approccio: quello contro deve usare i social più che può, quello pro deve provare a farne a meno. La frase chiave di quella litigata è: «Chi oggi non si aggiorna su quello che accade in rete è un ignorante, va bene?»; «Allora se è così, caro Filippo, beata ignoranza!». Ernesto insegna italiano, Filippo insegna matematica.
Nel cast di Beata ignoranza ci sono anche Carolina Crescentini, Valeria Bilello e Teresa Romagnoli, che si è fatta notare grazie alla webserie Under – The Series ed è al suo primo film. Bruno, il regista, è sceneggiatore (ha spesso collaborato con Fausto Brizzi, per esempio per Notte prima degli esami) e prima di Beata ignoranza ha diretto Nessuno mi può giudicare, Viva l’Italia, Confusi e felici e Gli ultimi saranno ultimi. Recita anche e tra le altre cose è noto per aver interpretato Martellone in Boris (serie e film). Parlando del film ha detto: «Quattro anni fa ero diventato uno di quelli che legge di meno, va meno a teatro, passa sempre meno tempo da solo a riflettere. Avevo un nickname e partecipavo alla vita in Rete a tutto spiano. I miei orari cambiarono e si modificarono anche le mie frequentazioni. Finché un giorno sono andato in crisi e ho spento il mio profilo per un po’. In quel momento mi sono ricordato chi ero. Ma questo è un film che non vuole parlare male della Rete, ne esalta anzi le qualità, suggerendo timidamente qualche soluzione di quieto vivere».
Gassman e Giallini hanno recitato insieme già in altri due film (Tutta colpa di Freud e Se Dio vuole) e in questo film interpretano due tipi di personaggi simili ad altri che hanno già fatto in passato: Giallini è quello più intelligente e pensante; Gassman quello più superficiale e poco interessato alla cultura. Lo racconta questa scena in cui Filippo (Gassman) presenta Ernesto (Giallini), confondendo per esempio Becker (il tennista) con Beckett (lo scrittore e drammaturgo) e, poi, Ernesto presenta Filippo, la sua padrona di casa e i suoi coinquilini.