Perché stasera la Juventus giocherà senza il suo miglior difensore
Leonardo Bonucci ha litigato vistosamente con l'allenatore Massimiliano Allegri nell'ultima partita di Serie A, e per questo rimarrà in tribuna
Stasera la Juventus giocherà a Porto, in Portogallo, l’andata degli ottavi di finale della Champions League, e lo farà senza Leonardo Bonucci, il suo difensore più forte, uno dei calciatori più importanti della squadra. Bonucci non é né infortunato né squalificato ed è partito con la squadra per il Portogallo, ma stasera andrà in tribuna come “punizione” stabilita dall’allenatore Massimiliano Allegri – d’accordo con la società – per ciò che è successo nei minuti finali di Juventus-Palermo di venerdì sera.
Venerdì, al 70mo minuto della partita contro il Palermo, con la vittoria della Juventus già sicura, Allegri aveva deciso di sostituire Stefano Sturaro, che aveva un problema fisico, con Juan Cuadrado. Dal campo però Bonucci aveva chiesto il cambio per Claudio Marchisio, uno dei giocatori più stanchi in campo, facendolo notare vistosamente alla panchina della Juventus. A quel punto Allegri si è visibilmente arrabbiato e ha urlato a Bonucci: “Stai zitto! Testa di cazzo! Vaffanculo!”. Pochi minuti dopo Marchisio è stato sostituito ma al termine della partita Bonucci è corso in fretta verso lo spogliatoio, senza rimanere in campo per salutare il pubblico con il resto della squadra come si vede di solito. Secondo la Gazzetta dello Sport Bonucci e Allegri avrebbero litigato anche negli spogliatoi.
Nelle interviste dopo la partita Allegri aveva poi spiegato che oltre a Marchisio la Juventus aveva altri due giocatori con i crampi da sostituire, e il cambio di Marchisio era comunque previsto. Aveva inoltre minimizzato la lite, parlando di “un’incomprensione”.
Nella conferenza stampa di ieri all’Estádio do Dragão di Porto, Allegri ha comunicato la decisione di tenere Bonucci in tribuna, dicendo: «Leo va in tribuna, paga lui per tutti, nella vita c’è sempre uno che paga, fosse stato il primo magari non toccava a lui. Però esistono il rispetto e l’educazione e bisogna far capire lo sbaglio, con serenità e da persone mature. Ho il diritto di prendere delle decisioni, non ci saranno strascichi. Io stesso ho avuto atteggiamenti sbagliati e per questo in settimana farò una donazione a un ente umanitario».