Cosa succede a Radio Sportiva
La redazione sta scioperando dopo mesi di rivendicazioni e l'allontanamento di un dipendente, e la programmazione ne sta risentendo
Aggiornamento 17/02: in seguito all’inizio di una trattativa tra l’Associazione Stampa Toscana e la Priverno srl, la società editrice, la redazione di Radio Sportiva ha sospeso lo sciopero e da domani la programmazione dell’emittente riprenderà regolarmente.
Radio Sportiva, sciopero sospeso https://t.co/Dk4xFkX4lr
— Dario Ronzulli (@DaRonz82) 17 febbraio 2017
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Dal 13 febbraio la redazione di Radio Sportiva, un’emittente radiofonica privata con sede a Prato, ha proclamato uno sciopero dopo l’allontanamento di un suo dipendente, il giornalista Dario Ronzulli, e dopo aver denunciato più volte la situazione lavorativa di diversi dipendenti e collaboratori della radio, dicendo fra le altre cose che da mesi non vengono pagati gli stipendi. Di Radio Sportiva si parla da tempo perché negli ultimi mesi ha visto crescere notevolmente i suoi ascoltatori, fino a raggiungere il milione al giorno, nonostante i mezzi e le risorse a disposizione, stando a quanto riferito da molti dei suoi cronisti, siano notevolmente diminuiti nell’ultimo anno.
Il 10 febbraio Ronzulli ha pubblicato sul proprio blog un post in cui ha riportato il testo di una mail ricevuta dalla direzione della radio, con cui gli è stato comunicato l’allontanamento dall’emittente per 15 giorni, al termine dei quali la direzione dovrebbe valutare se proseguire la collaborazione o no.
Gentile Sig. Ronzulli,
al fine di valutare un nuovo palinsesto con l’inserimento di nuove figure professionali allo scopo di dare un’impronta di novità alla radio, con la presente siamo a comunicarLe che, per i prossimi 15 giorni a decorrere da lunedì 13 febbraio p.v., non abbiamo bisogno dei Suoi servizi.
Ci riserviamo di comunicarLe le ns. esigenze per le settimane successive, ovviamente, tenendo conto anche della sua eventuale disponibilità di tempo.
Ronzulli era una delle voci più note e presenti nel palinsesto di Radio Sportiva, e negli ultimi mesi aveva spesso criticato il modo in cui veniva gestita l’emittente. Lo scorso ottobre aveva pubblicato un comunicato, scritto dalla redazione, in cui si rendeva nota la situazione lavorativa a Radio Sportiva.
Premessa: la situazione è diventata per noi di Sportiva insostenibile, tanto da non lasciarci alternative al seguente comunicato, con la speranza che tutto ciò possa portare ad un miglioramento.
Il Comitato di redazione di Radio Sportiva, riconosciuto dall’Associazione Stampa Toscana, ha diffuso questo comunicato:
COMUNICATO DELLA REDAZIONE DI RADIO SPORTIVA
Gentili ascoltatori, ci vediamo costretti a rendere nota la situazione ormai inaccettabile in cui lavoriamo nonostante la continua crescita che ci ha portato alla soglia di 1 milione di ascoltatori.
Da alcuni mesi stiamo portando avanti, d’intesa con il sindacato di categoria, Associazione stampa toscana e Federazione nazionale della stampa italiana, richieste di regolarizzazione dei contratti a cui l’azienda che fa capo all’editore Loriano Bessi non ha finora dato seguito, limitandosi a continui infruttuosi rinvii. Il corpo redazionale è stato numericamente ridotto in modo significativo negli ultimi mesi, così come sono state respinte tutte le nostre richieste di nuovi innesti, il che significa che il carico di lavoro si è fatto ancora più gravoso. Ciò a fronte di un continuo ritardo nei pagamenti.
Nel frattempo, dobbiamo convivere anche con direttive ed ingerenze della Proprietà senza che sia tenuto in alcun conto dell’aspetto giornalistico e della reale possibilità di messa in pratica. Anche per questo l’assemblea dei Redattori di Radio Sportiva ha votato all’unanimità la sfiducia al direttore, che non ha in alcun modo provato a garantire il rispetto dell’autonomia professionale di ciascun giornalista.
Tutto ciò accade nonostante l’apprezzamento del pubblico e degli addetti ai lavori per un progetto per cui abbiamo dato tutto, anche a dispetto delle difficoltà sopracitate. La Redazione di Radio Sportiva è in stato di agitazione e aspetta segnali chiari e positivi di apertura. In caso contrario saremo costretti ad intraprendere ogni altra azione sindacale consentita a tutela della nostra dignità, professionale e umana.
La direzione di Radio Sportiva, tramite il suo direttore Doady Giugliano, aveva risposto scrivendo:
Con la presente, in qualità di Direttore Responsabile di Radio Sportiva, DIFFIDA ogni collaboratore giornalista, e/o speaker ad utilizzare i mezzi radiofonici e infornatici (sito aziendale e pagine social) per inoltrare comunicati personali e /o da fantomatici comitati di redazione. Ogni utilizzo di detti mezzi, di proprietà dell’editore, sarà perseguito a termini di legge.
Con il peggiorare dei rapporti lavorativi tra la redazione e la direzione, a dicembre, in occasione del sesto anno di attività della radio, Ronzulli aveva pubblicato un post piuttosto critico nei confronti della direzione.
Oggi Radio Sportiva compie 6 anni: nata l’1 dicembre 2010, ha fatto davvero passi da gigante grazie al sacrificio di tutte le componenti. Siamo vicini, probabilmente oltre, il milione di ascoltatori al giorno ed è una cifra folle pensando alle condizioni in cui noi della Redazione siamo costretti a lavorare.
Sede inadeguata; attrezzature scadenti; un editore che definisce me e gli altri “sedicente, fantomatica, autoreferenziale redazione”; pagamenti che non si sa quando arrivano; una totale assenza di diritti contrattuali; perfino avere una macchina del caffè ci è negato.Non scrivo questo per piangere o suscitare compassione – so bene, peraltro, che in altre redazioni la situazione è simile se non peggiore -, ma solo per spiegare perché di festeggiare oggi non ne ho grande voglia. L’affetto degli ascoltatori, la compattezza della Redazione, il divertimento che provo quando si accende il microfono: ecco, magari penserò a questo durante la giornata e mi verrà voglia di fare un brindisi.
Dopo la proclamazione dello sciopero, a cui ha aderito la maggioranza della redazione e che continua da cinque giorni, Radio Sportiva continua a trasmettere, ma salvo qualche rassegna stampa telefonica nessun programma è in diretta. La direzione, inoltre, ha cambiato le serrature delle porte della redazione e gli accessi agli uffici sono ora controllati da una guardia di sicurezza.
Ieri la direzione ha pubblicato un comunicato sul sito della radio, in cui fornisce la propria versione sui fatti accaduti nelle ultime settimane.
La Società Priverno S.r.l., editrice della testata radiofonica “Radio Sportiva”, censura fermamente l’immotivato linciaggio mediatico al quale è sottoposta da alcuni giorni a questa parte. Tale situazione è stata generata da una falsa rappresentazione della realtà e dalla conseguente colposa o dolosa strumentalizzazione che ne è stata fatta da parte di alcuni soggetti.
In particolare, nell´ambito del continuo sviluppo di un progetto di crescita e miglioramento del prodotto radiofonico offerto, che rappresenta la novità più significativa degli ultimi 10 anni nel panorama radiofonico italiano, il Direttore Responsabile di Radio Sportiva, d´intesa con l’Editore, alla fine della settimana scorsa, ha deciso di apportare alcune piccole variazioni alla programmazione inserendo alcune nuove “voci” e, in questo contesto, ha comunicato ad un collaboratore che, per i successivi 15 giorni, non ci sarebbe stato bisogno di lui con l´intesa che, successivamente, in base alle reciproche disponibilità, si sarebbe valutata insieme la prosecuzione della collaborazione.Questa semplice e normale iniziativa ha prodotto un incredibile quanto inaccettabile “effetto domino”.
Il Collaboratore in questione ha sostenuto di essere stato licenziato, alcuni suoi colleghi per “solidarietà” hanno deciso di sospendere la loro collaborazione con la radio e l´Associazione Stampa Toscana, con ben poco senso di responsabilità e grande superficialità, ha diffuso un comunicato stampa dove parlava di licenziamenti, di sciopero (peraltro poi attuato, dai collaboratori che hanno sospeso l´attività, con modalità “selvagge” in quanto avente decorrenza immediata e nessuna data di fine) e di asserite (quanto inesistenti) morosità di Radio Sportiva verso i suoi collaboratori oltre che di altre rivendicazioni. Subito dopo, poiché numerosi altri collaboratori di Radio Sportiva hanno invece legittimamente inteso proseguire la loro attività con la nostra Radio, il coordinatore della redazione è stato informato dall´Associazione Stampa Toscana che la stessa avrebbe fatto un esposto all´Ordine dei Giornalisti per farlo sanzionare se lui e gli altri collaboratori avessero continuato ad andare in onda nei giorni successivi.
Il comunicato, che si può leggere per intero qui, conclude dicendo:
Le “Cassandre” verranno chiamate a rispondere nelle opportune sedi delle loro dichiarazioni e, comunque, dovranno rassegnarsi a competere ancora a lungo con Radio Sportiva che è e rimane una solida realtà nel panorama radiofonico italiano.