Volete aiutare la NASA a scoprire nuovi mondi?
Un'enorme porzione di Spazio può essere esplorata online per segnalare la presenza di nuovi corpi celesti
Tra Nettuno, il pianeta più esterno del nostro sistema solare, e Proxima centauri, la stella più vicina a noi dopo il Sole, ci sono all’incirca 4,2 anni luce e un’enorme quantità di spazi a oggi quasi del tutto inesplorati. Per provare a cambiare le cose, la NASA ha da poco avviato un nuovo progetto aperto a tutta l’umanità: si chiama Backyard Worlds: Planet 9 e tramite un sito consente a tutti di cercare nuovi mondi e corpi celesti analizzando le immagini realizzate dalla missione WISE (Wide-field Infrared Survey Explorer). Coinvolgendo potenzialmente chiunque abbia un computer e una connessione a Internet, si potrebbero scoprire nuove cose sui margini estremi del nostro sistema solare e sullo Spazio interstellare, che inizia subito dopo e prosegue fino al sistema di Proxima centauri.
WISE è un telescopio spaziale lanciato in orbita intorno alla Terra dalla NASA alla fine del 2009, con l’obiettivo di creare immagini frutto della ripresa del 99 per cento del cielo visibile dall’orbita terrestre per mapparlo. Il telescopio ha effettuato le sue rilevazioni nell’infrarosso, che consente di rilevare la presenza di corpi celesti anche in aree del cielo dove c’è scarsissima luminosità, come nel grande spazio tra Nettuno e Proxima centauri. WISE ha effettuato un’intera scansione del cielo tra il 2010 e il 2011, producendo la più precisa ricognizione astronomica nel medio infrarosso di sempre (lo spettro infrarosso è molto ampio, quindi sono state identificate diverse classificazioni per riconoscere le varie bande dello spettro utilizzate). In seguito, a partire dal 2013, WISE è stato utilizzato per identificare gli “oggetti near-Earth”, quelli la cui orbita può intersecare quella della Terra e aumentare il rischio di una collisione, seppure molto remoto.
Il nuovo sito messo online dalla NASA utilizza i dati di WISE per coinvolgere tutti nella ricerca di oggetti sconosciuti, oltre i margini del nostro sistema solare. Sono mostrati brevi video creati partendo dalle immagini di WISE, dove sono visibili corpi celesti che si sono spostati nel cielo, tra una rilevazione e un’altra. Prima di iniziare a segnalare gli avvistamenti, il sito mostra un breve tutorial per imparare a leggere le immagini. Gli stessi video sono mostrati a più persone, i ricercatori della NASA si concentreranno poi sulle aree che hanno ricevuto maggiori segnalazioni uguali su stesse porzioni di cielo, da utenti diversi.
Il sito potrebbe portare alla scoperta di oggetti ancora più distanti rispetto a Proxima centauri. Potrebbero essere identificate delle nane brune, oggetti che hanno una massa superiore a quella di un pianeta, ma inferiore rispetto a quella del nostro Sole, quindi insufficiente per sostenere la fusione dell’idrogeno e comportarsi quindi come una normale stella (oggetti di questo tipo sono detti substellari). La ricerca con volontari online da tutto il mondo potrebbe anche portare a un avvistamento del Pianeta 9 (o Pianeta X), la cui esistenza è ipotizzata da tempo e di cui si è tornato a parlare nel 2016 in seguito ad alcune scoperte sul comportamento di oggetti ai margini del nostro sistema solare, compatibile con la presenza di un corpo più grande come un pianeta, che li perturba con la sua forza di gravità.
Le immagini di WISE sono state naturalmente sottoposte ad analisi automatiche negli anni scorsi, con algoritmi studiati apposta per identificare la presenza di corpi celesti in movimento. Il problema è che nelle porzioni di cielo più affollate si creano picchi di luminosità in alcuni punti che disturbano la scansione automatica dell’immagine. Un osservatore umano con un minimo di addestramento riesce a escludere bagliori a aberrazioni di altro tipo, con una precisione che i sistemi automatici non hanno ancora raggiunto. Da qui l’idea di aprire la ricerca nello spazio interstellare a tutti.