Cosa si dice di “Ballerina”
È un film d'animazione franco-canadese, con Eleonora Abbagnato come doppiatrice e una canzone di Francesca Michielin nella colonna sonora
Ballerina è un film d’animazione franco-canadese, nei cinema da oggi: è diretto da Eric Summer e Éric Warin e parla di danza. È ambientato nella Francia del Diciannovesimo secolo e la protagonista è Félicie, un’orfana di 11 anni che sogna di diventare un’étoile (cioè la stella, la prima ballerina) dell’Opéra di Parigi. L’aiutante è Victor, suo amico, con l’ambizione di diventare un inventore; la sua principale avversaria è Camille Le Haut, un’altra aspirante ballerina (supportata dalla ricca madre). Un altro importante personaggio è Odette, che fa la custode ma in passato era stata prima ballerina, e per questo decide di aiutare Félicie. Nella versione italiana Odette è doppiata da Eleonora Abbagnato, che è stata étoile a Parigi e dal 2015 dirige il corpo di ballo dell’Opera di Roma. Tra i doppiatori italiani ci sono anche Sabrina Ferilli e Federico Russo.
Un’altra voce di Ballerina è quella di Francesca Michielin, che canta “Tu sei una favola”, una delle canzoni della colonna sonora.
Ballerina sarà disponibile in quasi 300 cinema ed è uno di quei film d’animazione soprattutto per bambini, perché non ci sono cose particolarmente impressionanti e perché i messaggi e i concetti sono semplici, senza troppi livelli di lettura. Non c’è praticamente nessun critico che ne parli come di un film imperdibile, anche solo per quanto riguardi il cinema d’animazione, ma la maggior parte delle recensioni ne parla come di un film elegante, raffinato e da apprezzare soprattutto per la qualità e la cura con cui è stata ricreata la Parigi di fine Ottocento.
Domenico Misciagna ha scritto su Coming Soon che ci sono «evidenti omaggi al cinema motivante in stile Rocky e Flashdance (abbiamo pensato molto anche a Karate Kid). Si fa il tifo non solo per Félicie, ma anche per l’amico e aspirante fidanzato Victor, nerd quel che basta a non lasciare a bocca del tutto asciutta i piccoli maschi al cinema». Wendy Ide ha scritto sul Guardian che il film è ben fatto ma «la decisione di rimpiazzare, nel momento più importante del film, la musica dello Schiaccianoci di Tchaikovsky con qualche starnazzante atrocità pop distrugge gran parte della atmosfera che si era creata».