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  • Mercoledì 15 febbraio 2017

È giusto bocciare i bambini alle elementari?

La riforma della scuola avrebbe dovuto vietarlo, ma il ministro Fedeli ha cambiato idea e ora se ne discute nuovamente

(ANSA/ ALESSANDRO DI MARCO)
(ANSA/ ALESSANDRO DI MARCO)

Sulla Stampa Flavia Amabile ha scritto dell’opportunità di introdurre il divieto di bocciare gli alunni delle scuole elementari, divieto che molti si aspettavano sarebbe stato approvato lo scorso gennaio dalla legge delega sulla riforma della scuola (come annunciato nei mesi precedenti) ma che il nuovo ministro Valeria Fedeli ha voluto eliminare. Ora c’è un esteso dibattito sulla questione, e una petizione su Change.org.

Una petizione per chiedere di cancellare la possibilità di bocciare nella scuola primaria è stata presentata sulla piattaforma «Change.org». In una settimana ha raccolto oltre seicento firme, molte di nomi che hanno un peso e un ruolo nel mondo della scuola, della pedagogia e della formazione. Si tratta di una presa di posizione importante di cui si terrà conto in Parlamento dove è in discussione la legge delega che prevede la novità.

Era metà gennaio, Valeria Fedeli si preparava alla sua prima uscita pubblica ufficiale dopo il primo mese alla guida del ministero dell’Istruzione. Il consiglio dei ministri doveva approvare le leggi delega alla riforma della scuola voluta dal governo Renzi, tutto ci si aspettava di veder emergere dalla riunione tranne un intervento per permettere di bocciare i bambini nella scuola primaria.

L’argomento era stato sollevato nei mesi precedenti ma nel senso opposto. Molti parlamentari avevano annunciato la soppressione della bocciatura, circolava anche una bozza di legge delega che prevedeva diversi cambiamenti rispetto alle norme in vigore, dall’abolizione della terza prova per gli esami di maturità ai voti in lettere – dalla A alla D – per la scuola primaria, e l’abolizione della bocciatura alle elementari e medie.

La misura era stata accolta da un coro di voci favorevoli. I ministri erano rimasti piuttosto disorientati quando, invece, a metà gennaio la ministra Valeria Fedeli aveva modificato la prima stesura della delega ed eliminato il divieto di bocciare nella scuola primaria. A opporsi in modo esplicito era stato il ministro Andrea Orlando che, secondo quanto riporta l’Ansa, avrebbe insistito per mantenere il divieto, inserito originariamente nella prima stesura della delega. Senza successo: la ministra ha stabilito che la bocciatura non si tocca ma che «l’alunno possa essere non ammesso solo in casi eccezionali e comprovati».

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