La procura di Bobigny ha aperto un’indagine preliminare per nuove accuse di violenza contro uno dei poliziotti già incriminati per il presunto stupro di “Théo”
La procura di Bobigny ha aperto un’indagine preliminare per nuove accuse di violenza contro uno dei poliziotti già incriminati per il presunto stupro di “Théo”, un ragazzo nero di 22 anni che accusa quattro agenti di averlo picchiato e violentato nel corso di un’operazione antidroga.
In un’intervista a L’Obs, Mohamed K., un amico di Théo, ha detto di essere stato picchiato da uno degli agenti che una settimana dopo ha partecipato alla presunta violenza sessuale contro Théo. Mohamed K., che ha 22 anni, ha raccontato di essere stato arrestato a Aulnay-sous-Bois il 26 gennaio da tre poliziotti che lo avrebbero picchiato, insultato e arrestato. Mohamed K. ricevette anche delle cure mediche per quanto accaduto.
La storia di Théo, identificato solamente con il nome proprio, è molto discussa in Francia e ha provocato anche diverse manifestazioni di protesta. Théo aveva raccontato ai suoi avvocati di essere uscito di casa e di essersi trovato per caso in mezzo a un’operazione antidroga della polizia. Insieme ad altri ragazzi aveva detto di essere stato costretto a mettersi faccia al muro. Uno dei poliziotti, però, avrebbe iniziato a picchiarlo, e quando Théo ha chiesto perché lo stessero colpendo l’agente avrebbe abbassato i pantaloni e lo avrebbe violentato con il manganello. Dopodiché lo avrebbero caricato in macchina, chiamandolo “negro”, sputandogli addosso, spruzzandogli gas lacrimogeno in faccia e rivolgendogli altri insulti razzisti. Arrivato al commissariato, un altro agente si è accorto delle sue condizioni e lo ha fatto ricoverare in ospedale, dove è stato operato d’urgenza per gravi ferite nel tratto finale dell’intestino. Dopo la prima denuncia del ragazzo, un agente di polizia è stato formalmente accusato di stupro e altri tre di violenza aggravata.