Il meglio del secondo turno del Sei Nazioni
Inghilterra, Galles, Francia e Scozia continuano a giocare un gran rugby, ed è un piacere vederle anche quando sono meno spettacolari del solito
La seconda giornata del Sei Nazioni si è aperta sabato pomeriggio con la partita dell’Olimpico di Roma tra Italia e Irlanda. Che sarebbe stata una partita difficile lo si sapeva, ma non così tanto: l’Italia ha perso 63 a 10 e ha subìto la peggior sconfitta interna da quando gioca nel torneo. Non è un’esagerazione dire che l’Italia non ha dato l’impressione di potersela giocare nemmeno per un minuto: ha subito la superiorità degli avversari in ogni zona del campo, dimostrandosi nettamente inferiore. L’Irlanda ha segnato tre mete nei primi 25 minuti di partita, tutte trasformate (una a effetto) da Paddy Jackson. Poi l’Italia ha cercato di rimettersi in gara segnando una meta tecnica al 30mo minuto, ma l’Irlanda non ha fatto passare nemmeno cinque minuti e CJ Stander ha realizzato la sua seconda meta: poi, nel secondo tempo, il numero 8 dell’Irlanda ne ha segnata un’altra e al termine della partita è stato nominato man-of-the-match.
Dopo la partita a senso unico dell’Olimpico, la sera, al Millennium Stadium di Cardiff, Galles e Inghilterra hanno giocato una delle partite più intense e combattute di questo Sei Nazioni. Il Galles ha concluso il primo tempo in vantaggio 13 a 8, grazie alle iniziative di Dan Biggar, ai calci di Leigh Halfpenny e a una meta di Liam Williams.
Ma l’Inghilterra, che anche nel primo tempo aveva avuto maggior possesso di palla e più controllo del campo, negli ultimi quaranta minuti ha concesso al Galles solo un calcio di punizione: ha recuperato lo svantaggio con due calci di punizione di Farrell, che si è confermato per la seconda partita consecutiva come il miglior giocatore inglese, e una meta a cinque minuti dalla fine di Elliot Daly, arrivata dopo una rapida azione con cui l’Inghilterra ha aggirato nel lato sinistro tutto lo schieramento gallese.
Domenica pomeriggio a Parigi la Scozia non è riuscita a replicare quanto fatto vedere nella prima partita contro l’Irlanda, ma comprensibilmente. Giocava fuori casa e allo Stade de France: è riuscita comunque ad andare in vantaggio dopo quindici minuti di gioco con la terza meta del torneo di Stuart Hogg, uno dei migliori estremi al mondo: dopo un’azione prolungata Hogg, trovatosi nel lato destro del campo, ha evitato con un rapido gioco di gambe un placcaggio di Baptiste Serin.
Dopo la meta di Hogg la Francia ha ripreso il controllo del campo e al 30mo minuto ha aumentato il vantaggio con Gaël Fickou, abile nell’infilarsi in mezzo a due giocatori scozzesi per schiacciare la palla in meta.
Quella di Fickou è stata l’ultima meta della Francia, che nel secondo tempo è arrivata ai 22 punti della vittoria con tre calci di punizione di Camille Lopez.
La prossima giornata del Sei Nazioni si giocherà fra due settimane, e l’Italia giocherà a Londra domenica pomeriggio contro l’Inghilterra (e sarà la partita più dura del torneo). Le altre partite saranno Scozia-Galles e Irlanda-Francia. Qui la classifica aggiornata dopo la seconda giornata.