Samsung riparte dai Galaxy S8
Dopo il costoso disastro dei Galaxy Note 7 che esplodevano, il prossimo smartphone dovrà riscattare l'immagine e gli affari della società
Samsung è al lavoro per concludere lo sviluppo del suo nuovo Galaxy S8, lo smartphone che dovrà far dimenticare il disastro del Galaxy Note 7, il telefono presentato nell’agosto del 2016 e ritirato dopo pochi mesi a causa di un problema alla batteria, che esplodeva producendo grandi nuvole di fumo e pericolosi principi d’incendio. Samsung era stata costretta a ritirare dal mercato tutti i Galaxy Note 7, offrendo rimborsi o modelli sostituivi ai suoi clienti. La società – che è il più grande produttore al mondo di smartphone Android – era stata criticata per avere reagito con lentezza, minimizzando inizialmente il problema delle batterie esplosive e senza dare chiare informazioni ai suoi clienti. Il danno d’immagine era stato enorme e lo è tuttora: per questo Samsung non dovrà sbagliare nulla con il nuovo Galaxy S8, dicono gli analisti, per recuperare fiducia e interesse da parte dei suoi clienti.
Sul nuovo modello di smartphone non ci sono ancora notizie ufficiali, ma alcune anticipazioni sono state comunque pubblicate dal Wall Street Journal, che di solito ha fonti molto affidabili all’interno di Samsung. Le novità principali del Galaxy S8 saranno lo spostamento del tasto “Home”, quello di solito posizionato sotto lo schermo, nella parte posteriore del telefono, per assolvere principalmente al compito di sensore per le impronte digitali per sbloccare il telefono. Altri produttori nel 2016 hanno seguito la stessa strada, eliminando la presenza di tasti fisici nella parte frontale dei loro smartphone Android; ci sono voci, per ora molto vaghe, sulla possibilità che in futuro Apple decida di fare la stessa cosa con i suoi iPhone.
Sempre secondo le informazioni raccolte dal Wall Street Journal, il Samsung Galaxy S8 avrà un design unico con schermo curvo ai margini, a differenza dei due modelli con diversi design realizzati negli ultimi anni. Lo smartphone sarà comunque disponibile in due formati, con schermi di dimensioni diverse, come fa già da qualche anno Apple con la versione classica e Plus dei suoi iPhone. Ma a differenza degli iPhone 7, i Galaxy S8 manterranno un’uscita per le cuffie con connettore jack-mini (la sua rimozione dagli iPhone aveva portato a numerose critiche e lamentele nei confronti di Apple).
Samsung sta anche lavorando a un nuovo assistente personale per il suo smartphone, che potrebbe chiamarsi Bixby. Al momento non ci sono molte altre informazioni, ma l’assistente dovrebbe svolgere funzioni simili a quelle di Siri sugli iPhone e di Google Assistant sui telefoni Pixel, realizzati direttamente da Google. Per ora la società del motore di ricerca vuole mantenere uno stretto controllo sul suo assistente personale, da qui la scelta di Samsung di seguire una strada alternativa. Negli anni, Samsung ha costruito buona parte del suo successo nel mercato degli smartphone grazie ad Android, sistema operativo fornito da Google e sui cui sviluppi non ha molto controllo. Si parla da tempo dell’esistenza di un “piano B” con un sistema operativo alternativo, che Samsung potrebbe seguire nel caso in cui ci fossero problemi con Google (per ora questa eventualità appare comunque remota).
Tutti i principali produttori di dispositivi elettronici sono molto interessati alle opportunità offerte dai sistemi di intelligenza artificiale, settore in ampia espansione e molto promettente, grazie ai progressi raggiunti nelle capacità di calcolo dei processori e nella costruzione delle “reti neurali”, che imitano il modo in cui sono organizzate e gestite le informazioni nel nostro cervello. Nel 2016 Samsung ha acquisito Viv Labs, una startup fondata dagli ideatori di Siri (prima che l’applicazione fosse acquisita da Apple) e che ha un approccio innovativo nei confronti degli assistenti personali e delle intelligenze artificiali. Negli ultimi mesi, diversi dirigenti di Samsung hanno fatto intendere che sui Galaxy S8 ci saranno funzionalità derivate da Viv con approcci diversi da quelli della concorrenza.
Anche a causa dei problemi con il Galaxy Note 7, Samsung presenterà il suo nuovo smartphone in ritardo rispetto agli altri anni. È probabile che una presentazione del Galaxy S8 sia organizzata per la fine di marzo a New York: sarà seguita con grande attenzione perché potrebbe determinare l’andamento dell’intera divisione mobile di Samsung per tutto l’anno. Alla fine dello scorso mese l’azienda ha provato a mettersi alle spalle il fallimento del Galaxy Note 7, rendendo pubblico un rapporto conclusivo sulle batterie che prendevano fuoco e sui loro fornitori. Uno dei due è la controllata Samsung SDI Co., che ha confermato di avere stretto un accordo per produrre e fornire le batterie per il nuovo Galaxy S8. Samsung SDI ha fatto sapere di avere investito 150 miliardi di won (circa 123 milioni di euro) per migliorare la sicurezza dei suoi prodotti. Il sistema a raggi-X che utilizzava per controllare a campione le batterie sarà ora utilizzato per controllare ogni singolo prodotto, cosa che dovrebbe ridurre la probabilità di mettere sul mercato modelli difettosi.
Samsung ha pagato un duro prezzo per i guai ai Galaxy Note 7, sia d’immagine sia finanziario. Tra rimborsi, campagna di richiamo e mancate vendite, Samsung ha dovuto spendere quasi 4,7 miliardi di euro. Lo smartphone avrebbe dovuto costituire buona parte del fatturato della divisione mobile di Samsung nel periodo natalizio, invece la società si è ritrovata senza un concorrente di punta per tenere testa agli iPhone 7 di Apple, presentati a fine estate e con recensioni estremamente positive. Negli ultimi tre mesi del 2016 Samsung ha perso il primato di primo venditore al mondo di smartphone (a prescindere dal sistema operativo), arrivando seconda dopo Apple che ha ottenuto una quota di mercato pari al 17,8 per cento, lo 0,1 per cento in più di Samsung: non succedeva da due anni.