Slack punta alle grandi aziende
L'app per le comunicazioni di lavoro ha presentato una versione pensata per le società con molti dipendenti, ma deve battere la concorrenza di Microsoft e Atlassian
di Ellen Huet – Bloomberg
Il software Slack si è intrufolato in migliaia di aziende grazie a un’app divertente che permette di scambiare con i colleghi pettegolezzi d’ufficio, gif animate e occasionalmente anche discussioni produttive. Il software si è diffuso tra i piccoli gruppi di lavoro, spesso all’insaputa dei reparti informatici delle aziende: questa è una delle ragioni per cui i responsabili informatici non amino Slack quanto i dipendenti. Con l’intensificarsi della concorrenza da parte delle grandi aziende produttrici di software aziendali come Microsoft e Atlassian, però, Slack Technologies sta sviluppando un’opzione più tradizionale per le grandi società. Martedì Slack ha presentato Enterprise Grid, una versione della sua app progettata per le aziende che hanno migliaia di dipendenti. Il nuovo prodotto offre gli strumenti che assicurano la sicurezza dei dati, il rispetto delle normative e la comunicazione aziendale che molte grandi società considerano essenziali.
La lunga mancanza di queste caratteristiche non è stata intenzionale. Lo stesso Slack è nato grazie a un fortunato incidente. Dopo aver venduto Flickr a Yahoo! nel 2009, Stewart Butterfield decise di fondare una società di videogiochi. Il suo gruppo di lavoro a San Francisco realizzò una chat personalizzata per organizzarsi durante la fase di sviluppo; alla fine Butterfield si rese conto che la chat era più promettente della società e decise di concentrasi su quella. Dal suo lancio nel 2013, Slack è cresciuto fino ad avere 5 milioni di utenti, divisi tra account gratuiti e a pagamento. L’anno scorso gli investitori – tra cui c’è Bloomberg Beta, l’azienda di proprietà di Bloomberg che si occupa di capitale di rischio – hanno stimato il valore della società in 3,8 miliardi di dollari (circa 3,5 miliardi di euro). L’app di Slack è cresciuta di pari passo con la società, che oggi ha 800 dipendenti [anche il Post usa Slack per le sue comunicazioni di redazione, ndt]. Cercando di convincere le aziende più grandi a usare Slack, però, Butterfield ha scoperto che aveva bisogno di un prodotto decisamente diverso da quello sviluppato originariamente per il suo piccolo gruppo di lavoro. «La natura dell’organizzazione del lavoro cambia davvero moltissimo quando si ha a che fare di un solo gruppo di lavoro», ha detto il CEO 43enne di Slack.
Alcuni concorrenti della società se n’erano accorti già da diverso tempo. HipChat, un software sviluppato da Atlassian, per esempio, è precedente a Slack e nonostante abbia perso popolarità è stato adottato da aziende con oltre 30mila dipendenti. Atlassian permette alle società di usare HipChat sui propri server, cosa che può tranquillizzarne i responsabili informatici. Atlassian sta anche provando ad attirare le aziende con un pacchetto di servizi per l’ufficio che possono lavorare in modo integrato: questo mese la società ha speso 425 milioni di dollari (circa 393 milioni di euro) per comprare Trello, un’app che permette di organizzare i promemoria e gli elenchi delle cose da fare. «Il lavoro di squadra non riguarda soltanto la comunicazione», ha detto il presidente di Atlassian Jay Simons. Poche società mettono però in pratica questa particolare strategia meglio di Microsoft. A novembre Microsoft ha presentato Teams, un servizio che aspira a fare concorrenza a Slack. L’app include anche Office 365, il servizio di cloud di Microsoft. Bryan Goode, il direttore generale responsabile del marketing del prodotto di Office 365, ha detto che i clienti apprezzano il fatto che Teams funzioni in maniera fluida con strumenti di uso quotidiano come Word ed Excel. Microsoft ha detto che solo nel mese scorso 30mila società hanno iniziato a usare Teams.
Nonostante di Slack si parli bene, le dimensioni di Microsoft potrebbero fare di Teams un serio concorrente per l’app, ha detto Greg Arnette, il responsabile tecnologico di Sonian, una società che aiuta altre aziende ad allineare gli archivi online alle normative. «Il fatto che il reparto vendite di Microsoft stia spingendo per far arrivare Office 365 dovunque è uno tsunami», ha detto Arnette, «non bisogna mai sottovalutare l’apparato vendite di Microsoft quando si tratta di inserire a forza i prodotti negli account aziendali che controllano». In risposta al lancio di Teams, Butterfield ha comprato una pagina del New York Times per pubblicare un annuncio pubblicitario, una mossa che alcune persone hanno giudicato come difensiva. A questo si aggiunge l’incombente minaccia che un giorno Facebook inizi a fare sul serio con Workplace, il servizio che sviluppa da tempo per entrare nel mercato aziendale.
Per adesso Slack si sta concentrando sul dare alle aziende la cose che chiedono da ormai un po’ di tempo. Enterprise Grid mette a disposizione dei dipendenti un ampio sistema per inviare messaggi ai colleghi in diversi gruppi di lavoro e organizzarsi all’interno di un numero illimitato di «spazi di lavoro» che lavorano su singoli progetti o reparti. Le politiche per la sicurezza e la conservazione dei dati rispettano le normative finanziarie e sanitarie americane. Enterprise Grid, inoltre, è dotato di strumenti più sofisticati per bloccare i dati e impedire potenziali perdite.
Già prima di soddisfare le esigenze delle aziende più ricche, Slack aveva dimostrato che gli utenti erano disposti a pagare l’app. Il servizio base di Slack è gratuito, ma per ottenere funzioni aggiuntive la tariffa mensile va dai 6 ai 12 dollari (circa 5,5/11 euro) per ogni utente. La società ha detto che è vicina a raggiungere i 150 milioni di dollari (138 milioni di euro) in ricavi su base annua. Per quanto riguarda Enterprise Grid, Slack ha detto che il prezzo verrà trattato separatamente con ogni cliente e che i contratti saranno rivalutati annualmente. Per mesi la società ha testato il nuovo servizio con diverse aziende importanti (la più grande della quali è stata IBM) facendolo usare a circa 30mila dipendenti. April Underwood, la vicepresidente di Slack responsabile dei prodotti, ha detto che la società ha imparato molto, rendendosi conto che il servizio originale non era molto adatto alle grandi aziende: «Avevamo bisogno di un nuovo prodotto», ha detto Underwood.
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