Cosa si dice di “La battaglia di Hacksaw Ridge”
Che si vede che è di Mel Gibson, nel bene e nel male: racconta la vera storia di un soldato che decise di andare in guerra senza armi
La battaglia di Hacksaw Ridge – il titolo è Hacksaw Ridge e basta, in inglese – è il nuovo film diretto da Mel Gibson, che non ne faceva uno dai tempi di Apocalypto, uscito nel 2006. È nei cinema italiani dal 2 febbraio e racconta la vera storia di Desmond Doss, interpretato da Andrew Garfield. Doss fu un soldato che durante la Seconda guerra mondiale divenne il primo obiettore di coscienza – andò in guerra ma si rifiutò di andarci armato, in sostanza – a vincere una medaglia al valore. Nel cast ci sono anche Teresa Palmer, Hugo Weaving, Rachel Griffiths, Luke Bracey e Vince Vaughn (che di solito fa l’attore comico ma è stato molto apprezzato per il suo ruolo drammatico).
Gibson negli ultimi anni si è fatto notare per diversi brutti episodi (nel 2006, per esempio, fu arrestato per guida in stato di ebrezza e reagì con insulti antisemiti) ma da qualche tempo dice di essere cambiato, chiedendo scusa per gli errori del passato. Di certo è cambiato nell’aspetto: ora ha una folta barba. È un fatto comunque che La battaglia di Hacksaw Ridge abbia ricevuto sei nomination per gli Oscar, compresi Miglior film, regia e attore protagonista. Qualcuno ha visto la cosa come un segno del fatto che Hollywood abbia perdonato Gibson per i suoi sbagli; per qualcuno Hollywood (gli Oscar sono assegnati in base ai voti di diversi professionisti del cinema) ha semplicemente giudicato l’opera e non la persona. Il film, in effetti, sta piacendo: era stato presentato al festival di Venezia, dove aveva ottenuto una standing ovation di 10 minuti; ha incassato 160 milioni di dollari (più di quattro volte il suo costo) e i critici ne parlano bene, qualcuno anche molto bene.
È un film di guerra, ovviamente, e ci sono alcune scene piuttosto crude. Viene però descritto come un film contro la guerra e, soprattutto, come un film in cui l’aspetto religioso è molto presente: Doss era membro della Chiesa cristiana avventista del settimo giorno, e fece obiezione di coscienza per motivi religiosi. I primi minuti del film rintracciano la convinta non violenza di Doss in un episodio della sua infanzia e mostrano poi i problemi nel mettere questo ideale insieme alla sua decisione di arruolarsi come volontario. Come è facilmente immaginabile, e come si può vedere nel trailer, durante l’addestramento la sua obiezione di coscienza è vista come una debolezza.