Foto ricordo dalla Siria
Le immagini che i profughi siriani tengono con sé mentre sono bloccati in Grecia, ognuna con una storia dentro
Il pluripremiato fotografo di Associated Press Muhammed Muheisen ha scattato delle foto alle immagini che i siriani nei campi profughi in Grecia tengono con sé: sono foto di madri, padri, figli e mariti, in momenti felici della loro vita prima di diventare rifugiati. Le foto di Muheisen sono state scattate questo mese nei campi profughi di Ritsona, Kalochori e Frakapor, dove sono ospitati molti migranti che hanno provato a percorrere la cosiddetta “rotta balcanica” fra il 2015 e il 2016. In Grecia sono rimaste circa 62mila persone, dopo che la maggior parte dei paesi balcanici ha deciso di chiudere le frontiere; la rotta è stata formalmente chiusa con l’accordo fra Commissione Europea e Turchia nel marzo 2016. Nelle immagini di Muheisen si vedono solo le mani delle persone ritratte e le foto che tengono con sé. Ognuna ha dentro una storia.
Muhammed Muheisen ha 36 anni ed è il capo-fotografo di AP in Pakistan, Afghanistan e Medio Oriente: nel 2013 Time lo ha scelto come miglior fotografo di news dell’anno ed ha vinto due volte il premio Pulitzer, nel 2005 e nel 2013, per il racconto della guerra in Iraq e in Siria. Muheisen ha ottenuto il suo primo incarico da AP quando aveva 19 anni e da allora ha realizzato decine di reportage: ha raccontato molti dei principali eventi e stravolgimenti politici che si sono verificati con il conflitto tra israeliani e palestinesi, la guerra in Iraq, quella in Afghanistan e anche quella in Siria. Recentemente ha realizzato una serie di ritratti di bambini siriani che si trovano in un campo profughi in Giordania, vicino al confine siriano, nella periferia di Mafraq.