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  • Lunedì 30 gennaio 2017

Negli Stati Uniti “1984” vende parecchio: forse è colpa di Trump

Il romanzo distopico di George Orwell è primo nella classifica di vendite di Amazon dalla scorsa settimana dopo che la storia dei "fatti alternativi"

Una copia di "1984" di George Orwell in una libreria di Los Angeles, il 25 gennaio 2017 (Justin Sullivan/Getty Images)
Una copia di "1984" di George Orwell in una libreria di Los Angeles, il 25 gennaio 2017 (Justin Sullivan/Getty Images)

«Il passato veniva cancellato, la cancellazione dimenticata, e la menzogna diventava realtà».

George Orwell, 1984, nella traduzione di Stefano Manferlotti

Al primo posto della classifica dei libri più venduti sul sito americano di Amazon negli ultimi giorni c’è 1984, il famoso romanzo distopico di George Orwell pubblicato nel 1949: molti lo hanno collegato alla dichiarazione fatta da Kellyanne Conway, consigliera del neo-presidente Donald Trump, sui cosiddetti “fatti alternativi”. Il collegamento tra il romanzo e quanto detto da Conway è stato fatto per la prima volta dalla giornalista del Washington Post Karen Tumulty. Il riferimento è al modo in cui, nel futuro immaginato da Orwell, una dittatura controllata dal famoso “Grande Fratello” abbia eliminato la libertà di pensiero e ogni forma di dissenso, prendendosi il potere di trasformare in verità anche cose palesemente false, come che due più due fa cinque.

orwell

In particolare i “fatti alternativi” sono stati paragonati al “controllo della realtà” di cui si parla in 1984, anche noto come “bipensiero” nella neolingua promossa dalle autorità del romanzo. Il bipensiero di 1984 è «ritenere contemporaneamente valide due opinioni che si annullano a vicenda; sapendole contraddittorie fra di loro e tuttavia credendo in entrambe, fare uso della logica contro la logica».

Altri vecchi romanzi distopici che sono saliti nella classifica di Amazon ultimamente sono Il mondo nuovo di Aldous Huxley (al momento al diciannovesimo posto) e Da noi non può succedere di Sinclair Lewis, un romanzo satirico del 1935 in cui un politico populista prende il potere negli Stati Uniti: al momento la sua posizione oscilla tra il quinto e il sesto posto sulla classifica di Amazon.

1984 ha sempre avuto un grande successo di pubblico: quando uscì divenne subito molto famoso e ogni anno negli Stati Uniti se ne vendono circa 400mila copie. Nonostante questo l’aumento delle vendite di 1984 nelle ultime settimane non era previsto (non riguarda solo Amazon ma anche le librerie tradizionali e altre librerie online): la casa editrice Signet, la cui edizione economica del romanzo è la prima nella classifica di Amazon, ha fatto stampare 200mila nuove copie del romanzo e 100mila altre di La fattoria degli animali, il secondo romanzo più famoso di Orwell, a sua volta una riflessione sui regimi totalitari. La casa editrice Penguin invece ha fatto un ordine eccezionale di 75mila nuove copie di 1984. Le recenti vendite di 1984 sono in gran parte legate anche alle letture scolastiche, ma il fatto che gli editori fossero impreparati al recente aumento delle vendite suggerisce che l’amministrazione Trump c’entri davvero con la faccenda.

Non sarebbe la prima volta che i fatti di attualità fanno aumentare le vendite di un classico: per esempio dopo gli attentati del 13 novembre 2015 a Parigi le vendite di Festa mobile, il romanzo autobiografico di Ernest Hemingway sulla sua vita nella città negli anni Venti, aumentarono tantissimo.