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  • Giovedì 26 gennaio 2017

Le foto degli incendi in Cile

Sono i peggiori degli ultimi anni e i vigili del fuoco locali non hanno abbastanza mezzi e risorse

(AP Photo/Esteban Felix)
(AP Photo/Esteban Felix)

In Cile più di novanta incendi hanno bruciato 238mila ettari di boschi, distrutto centinaia di case, altri edifici e vigneti, e ucciso numerosi capi di bestiame nelle regioni centrali rurali di O’Higgins ed El Maule. È la peggiore serie di incendi degli ultimi anni, dovuta alle condizioni meteorologiche particolarmente secche e calde di quest’estate: le temperature hanno raggiunto i 40 °C e forti venti contribuiscono a diffondere gli incendi. Il governo cileno ha dichiarato lo stato di emergenza nella regione a sud di Santiago del Cile, la capitale. Quattro vigili del fuoco e due poliziotti sono morti durante le operazioni per spegnere gli incendi.

Al momento è in corso una impegnativa operazione di spegnimento degli incidenti da parte dei vigili del fuoco e molti incendi sono ancora fuori controllo. Più di quaranta elicotteri e piccoli aerei sono mandati dal governo cileno per spargere acqua sugli incendi insieme a un aereo cisterna modello Boeing 747-400 arrivato in prestito dagli Stati Uniti: è il più grande del mondo e può trasportare 22 volte la quantità d’acqua e sostanze ignifughe portate dai normali aerei usati in questi casi, circa 73mila litri. L’aereo è stato testato ieri e sarà testato anche oggi, perché non è chiaro se il suo contributo possa risolvere la situazione per via della conformazione del territorio cileno, in cui strette valli sono separate da rilievi montuosi nelle zone in cui si trovano gli incendi.

I costi per l’uso del Boeing sono in parte sostenuti dalla Walton Family Foundation, quella dei fondatori di Walmart, Sam e Helen Walton: uno dei nipoti dei Walton è sposato con Lucy Ana Aviles, che ha origine cilena e ha preso l’iniziativa di finanziare l’operazione. Il Cile ha chiesto aiuto per affrontare la situazione anche ad altri paesi, chiedendo aerei ed elicotteri al Perù e al Messico, oltre che agli Stati Uniti. La presidente del Cile Michelle Bachelet ha chiesto aiuto anche al presidente francese François Hollande che si trovava nel paese per una visita di stato. Più di quattromila persone hanno dovuto lasciare le proprie case a causa degli incendi e il governo è stato criticato per non essere intervenuto abbastanza in fretta e perché il direttore della guardia forestale ha ammesso che metà dei mezzi aerei del corpo sono fuori uso.

Incendi estivi avvengono tutti gli anni in Cile, nei mesi dell’estate australe, ma negli ultimi anni ce ne sono stati più del solito: 6.700 nell’estate tra 2015 e 2016, molti di più rispetto alla media di 5.200 tra il 1990 e il 2000. Il governo ha avviato un’indagine per capire le cause degli incendi perché sembra che alcuni siano stati appiccati deliberatamente e altri siano stati causati da negligenza; l’indagine dovrà anche stabilire se l’intervento delle autorità per far fronte alla situazione di emergenza è stato adeguato o meno.