Tutte le notizie sulle nomination degli Oscar 2017
Record, assenze notevoli, rientri eccellenti e cose da sapere: per esempio la storia dell'uomo arrivato alla ventesima candidatura senza vincere mai
Il 24 gennaio sono state annunciate le nomination per ognuna delle 24 categorie degli Oscar, decise in base ai voti dei circa ottomila membri dell’Academy of Motion Picture Arts and Sciences, un’organizzazione composta da persone che lavorano nel cinema in ogni ruolo (registi, attori, sceneggiatori, scenografi, parrucchieri e così via). Per decidere le nomination (cinque per quasi tutte le categorie, con qualche eccezione) ogni membro vota per quello di cui si occupa (i direttori della fotografia votano per la Miglior fotografia, per esempio) e tutti votano per decidere quali film candidare al premio più importante, quello per il Miglior film: quest’anno sono stati nominati nove film. La cerimonia di premiazione dell’89esima edizione degli Oscar sarà il 26 febbraio: c’è tempo per vedere i film più importanti, e per vederli sapendo qualcosa in più sulle nomination che li riguardano.
– Le nomination totali sono state più di 100. Il film che ne ha prese di più è La La Land, 14: una per ognuna delle categorie più importanti, due per una stessa categoria (Miglior canzone: è raro ma era già successo) e tante quante solo due film erano riusciti ad averne (Titanic ed Eva contro Eva). Per diventare il film con più Oscar dovrebbe vincerne 12, perché a 11 ci sono Ben Hur, Titanic e Il Signore degli Anelli – Il ritorno del re.
La grande notizia delle nomination per gli Oscar 2017 è quindi questa: La La Land è piaciuto tantissimo ai votanti dell’Academy e secondo le prime previsioni ci sono buone possibilità che vinca almeno la metà dei premi per cui è stato nominato (difficile arrivi a 12). È però un calcolo difficile perché, a parte qualche eccezione, ora ogni membro voterà per quasi ogni categoria (i direttori della fotografia per la Miglior regia, per esempio) ed è impossibile sapere cos’ha in testa ognuno di loro. C’è anche chi dice che La La Land sia piaciuto così tanto perché parla di Los Angeles e, in parte, del mondo del cinema: e chi vota lavora nel mondo del cinema e in molti casi vive e lavora a Los Angeles. Comunque sarà nei cinema italiani dal 26 gennaio, così potrete farvi la vostra idea.
– Sempre a proposito di Italia: la prima notizia è che Fuocoammare di Gianfranco Rosi è tra i nominati per la categoria Miglior documentario, la seconda è che tra i candidati per il Miglior trucco e acconciatura ci sono Alessandro Bertolazzi e Giorgio Gregoriani, che hanno lavorato a Suicide Squad. La terza è che i film presentati al Festival del cinema di Venezia hanno avuto molte nomination: oltre a La La Land ci sono infatti Arrival (con 8 nomination) e La battaglia di Hacksaw Ridge (con 6). Contando anche altri altri film, dal Festival di Venezia arrivano 33 nomination totali. Negli anni scorsi a Venezia furono presentati Gravity, Birdman e Il caso Spotlight che poi andarono molto bene agli Oscar.
– Gli altri film con più nomination per gli Oscar del 2017 sono stati Moonlight (8), Lion e Manchester by the Sea (6), e Hell or High Water e Barriere (4). Quelli di cui si è parlato di più sono Moonlight, Barriere e Il diritto di contare (che ha avuto tre nomination, compresa quella per il Miglior film). Sono tre film con molti attori e attrici neri, alcuni dei quali sono stati nominati nelle quattro categorie dedicate alla recitazione (attori e attrici, protagonisti e non protagonisti). Dopo che per due anni di fila non ce n’era stato nemmeno uno (con conseguenti polemiche e tentativi dell’Academy di rimediare) quest’anno sono stati nominati sei attori o attrici neri; ed è stato nominato anche l’attore di origini indiane Dev Patel per il suo ruolo in Lion. In particolare, nella categoria per il Miglior documentario quattro film su cinque (tutti tranne Fuocoammare) sono stati diretti da registi neri: 13th di Ava DuVernay parla di razzismo e del sistema carcerario statunitense; I Am Not Your Negro di Raoul Peck parla dello scrittore nero James Baldwin.
– O. J.: Made in America è stato trasmesso in tv ma è nominato tra i Migliori documentari. Si può: l’unica condizione è che il “prodotto” non sia troppo lungo e che sia stato proiettato per un certo tempo e in un certo numero di cinema. Si dice che per candidare La vita è bella in categorie che non fossero solo Miglior film straniero si dovette fare non poca fatica per organizzare nei dovuti tempi le necessarie proiezioni.
– Altre cose rilevanti sui 9 film candidati come Miglior film: la maggior parte sono stati prodotti in modo indipendente, o comunque non da uno degli studi cinematografici più grandi. Tra questi c’è anche Arrival, che è di fantascienza (seppur a modo suo). È successo poche volte che un film di fantascienza fosse candidato come Miglior film (soprattutto prima che dal 2009 le nomination fossero ampliate a più di cinque). Successe nel 1982 a E.T., a Star Wars: Episodio IV – Una nuova speranza (se decidiamo di contare come “di fantascienza” un film d’avventura ambientato in una “galassia lontana lontana”) e più di recente è successo a District 9, Avatar, Inception, Her, Gravity, e The Martian, ma come ha spiegato Kristopher Topley di Variety certi puristi definirebbero come non puramente di fantascienza molti di questi film.
– La battaglia di Hacksaw Ridge è diretto da Mel Gibson, che è anche stato nominato per l’Oscar alla Miglior regia: come ha scritto il New York Times è il segno che Hollywood (inteso come gruppo di persone) l’ha perdonato per «i suoi comportamenti fuori dallo schermo». Nel 2006 Gibson – che nel 1996 aveva vinto Miglior film e Miglior regia per Braveheart – era stato arrestato mentre guidava ubriaco e aveva reagito con insulti antisemiti e definendo gli ebrei responsabili di tutte le guerre.
– L’assenza più notata è quella di Amy Adams, protagonista di Arrival che avrebbe potuto ottenere la sesta nomination della sua carriera. Non c’è nemmeno Tom Hanks, protagonista di Sully. Il film, diretto da Clint Eastwood, ha avuto una sola nomination per il Miglior montaggio sonoro. Pure un altro film di un grande regista – Silence, di Martin Scorsese – ha avuto una sola nomination, per la Miglior fotografia.
– Denzel Washington (regista e protagonista di Barriere) è stato nominato come Miglior attore, ma chi se ne intende dice che il favorito per quel premio è Casey Affleck, fratello di Ben e protagonista di Manchester by the Sea. Meryl Streep – «una delle attrici più sopravvalutate di Hollywood», secondo l’attuale presidente degli Stati Uniti – si è invece presa la ventesima nomination della sua carriera: mai nessuna attrice ne aveva avute così tante prima di lei. Non sembra però che abbia grandi possibilità di vittoria: dovrebbe essere gara a due tra Emma Stone (Mia in La La Land) e Natalie Portman (Jackie Kennedy in Jackie). L’ufficio stampa di Streep ha risposto così alla nomination.
– Una delle categorie più interessanti è quella per la Miglior canzone originale: ce ne sono due che arrivano da La La Land, una scritta da Lin-Manuel Miranda (quello di Hamilton) per Oceania, una scritta da Justin Timberlake per Trolls e una scritta da Sting per Jim: The James Foley Story. È probabile che le due nomination per lo stesso film finiranno per dividere i voti, facendo vincere qualcun altro: dovesse vincere Miranda, completerebbe l’EGOT (il nome dato alla combinata che si ottiene vincendo un Emmy, un Grammy, un Oscar e un Tony Award, premio per il teatro). Per ora Miranda ha vinto un Emmy, due Grammy e tre Tony Award. La canzone scritta da Miranda è “How Far I’ll Go”.
– Amazon è diventato il primo servizio di streaming a produrre un film (Manchester by the Sea) poi candidato al premio per il Miglior film. Hell or High Water – uno dei 9 film nominati – è infatti già disponibile su Netflix ma non è di Netflix.
– Lo studio cinematografico con più nomination è stato Lionsgate (gran parte del merito è di La La Land). Alla ricerca di Dory non è stato nominato e quindi la Pixar ha una sola nomination, per il cortometraggio d’animazione Piper.
– August Wilson, morto nel 2005, è stato nominato per la Miglior sceneggiatura originale (quella di Barriere).
– Aaron Taylor-Johnson ha vinto poche settimane fa il Golden Globe come Miglior attore non protagonista in Animali notturni. Non è nemmeno tra i nominati per l’Oscar di quella categoria, ma c’è Michael Shannon, altro attore non protagonista di Animali notturni.
– Infine, una storia forse molto triste (se pensate che essere tra i migliori senza mai essere il migliore sia triste) che potrebbe darvi un motivo per stare in trepidante attesa alle tre di notte di una notte di febbraio per ascoltare l’annuncio del premio Oscar per il Miglior sonoro: le nomination degli 89esimi Oscar hanno rinnovato le speranze di Kevin O’Connell, che è stato nominato per il Miglior sonoro di La battaglia di Hacksaw Ridge. La prima volta fu nominato nel 1984 e da allora altre 20 volte. Nessun altro – in nessuna categoria – nella storia degli Oscar ha avuto così tante nomination senza nemmeno una vittoria. Questa è una sua intervista dopo la 19esima nomination. Disse: «Ogni anno arrivo alla notte degli Oscar con un atteggiamento positivo».