Gli eroici svenuti
In lode e solidarietà per i militari che crollano durante le cerimonie
Nel materiale fotografico diffuso ogni giorno dalle agenzie ci sono spesso cerimonie militari ufficiali, o parate, o celebrazioni che coinvolgono soldati: alcune volte l’apparato di solennità ed esibizione estetica produce effetti spettacolari, altre volte la scena è di più ordinaria ritualità anche un po’ anacronistica. Ci sono elementi che compaiono sempre, comunque: l’effetto delle rigorose successioni di divise, o cappelli, o passi dell’oca o simili. Ma a scombinare questi rigori, e ad aggiungere umanità, i fotografi sono andati aggiungendo un imprevisto che col tempo ha cominciato a manifestarsi come un rischio frequente, diventando – a spese dei poveri protagonisti – una specie di format fotografico: il soldato svenuto durante la cerimonia.
Come è intuitivo supporre, e come è stato spiegato spesso, la fatica, il caldo, la forzata immobilità, lo stress, sono tutti fattori che spiegano come spesso ci capiti di vedere foto di militari che scompaginano le file crollando, in una manifestazione di debolezza e fragilità che genera compassione e solidarietà in noi che guardiamo le immagini: e attenua l’esibizione di forza con una piccola sconfitta preventiva, che fa sempre bene a tutti. Tranne che a loro, gli eroi di queste immagini.