Nintendo ci riprova con Switch

Le cose da sapere sull'attesa nuova console per videogiochi, che sarà messa in vendita il prossimo 3 marzo e su cui punta moltissimo l'azienda giapponese

(KAZUHIRO NOGI/AFP/Getty Images)
(KAZUHIRO NOGI/AFP/Getty Images)

Nintendo Switch, la nuova e attesa console per videogiochi di Nintendo, sarà messa in vendita a partire dal prossimo 3 marzo negli Stati Uniti, in Canada, in Giappone e nei principali paesi europei, con un prezzo intorno ai 300 euro. Il nuovo dispositivo, una sorta di tablet con base di ricarica che può essere collegato al televisore, è la novità più importante di Nintendo dopo anni in cui l’azienda ha avuto non poche difficoltà a tenere il passo con la concorrenza, soprattutto nei confronti di Sony con la sua PlayStation e di Microsoft con la sua Xbox. Nonostante le attese dei fan Nintendo, analisti e osservatori sono stati finora piuttosto scettici sulla nuova Switch: ieri le azioni dell’azienda hanno perso quasi il 6 per cento del loro valore, subito dopo la presentazione in Giappone della console, le cui caratteristiche erano state in parte già anticipate lo scorso anno.

Switch è costituita da uno schermo touchscreen da 6,2 pollici con una risoluzione da 1280 x 720 pixel, 32 GB di memoria interna per i giochi, che può essere estesa utilizzando una scheda di memoria microSD. Può essere utilizzata sostanzialmente in due modi: come console portatile (con un’autonomia della batteria che va da 2,5 a 6,5 ore a seconda del videogioco), oppure come console collegata al televisore per giocare su uno schermo più grande e con più persone. Switch si ricarica attraverso la sua base, che viene anche utilizzata come sistema per il collegamento alla tv.

Oltre al dispositivo touchscreen, che esteticamente ricorda molto un tablet, nella confezione di Nintendo Switch sono compresi due controller “Joy-Con”, che servono per interagire e muoversi negli ambienti di gioco, due lacci per assicurare i controller ai polsi (sistema che ricorda quello della Wii), un accessorio per unire i due Joy-Con per usarli come un più tradizionale controller, simile a quello della Xbox, la base per collegare la console al televisore, un cavo HDMI e un alimentatore. Saranno messe in vendita due diverse opzioni di colore: una con i controller grigio scuro e un’altra con un controller blu e uno rosso. Il prezzo indicativo è di 299 dollari negli Stati Uniti, mentre in Europa cambierà a seconda dei singoli mercati, ed è probabile che per l’Italia si aggiri intorno ai 300 euro.

Nintendo Switch si collega a Internet tramite WiFi e la connessione può essere utilizzata per accedere ai servizi online di Nintendo, per scaricare nuovi giochi o partecipare a sessioni di gioco con più persone. Durante la presentazione di ieri, i responsabili dell’azienda hanno detto che una singola console può gestire fino a 8 Joy-Con, quindi 8 persone potranno giocare insieme allo stesso videogioco, a patto che si trovino tutte nei paraggi di Switch. Inoltre, le console possono essere collegate tra loro fino a 8 dispositivi: in teoria questo significa che 64 persone potrebbero partecipare insieme alla stessa sessione di gioco nello stesso luogo. Nintendo non ha però fornito molti altri dettagli sul sistema, spiegando che sarà comunque necessario un abbonamento per usare alcune funzionalità online della nuova console.

Ci sono tre modi principali di giocare con una Switch: tenere agganciati i due Joy-Con allo schermo per usarla da soli come console portatile, sganciare i due Joy-Con e usarne uno a testa con un’altra persona per sessioni di gioco collettive davanti allo schermo portatile, agganciare la console alla base e giocare davanti a un televisore, sempre usando i Joy-Con con qualcun altro, o tenendoli insieme per usarli come unico controller.

I Joy-Con sono del resto la parte più interessante della nuova console di Nintendo. Possono essere considerati un’evoluzione dei controller della Wii: hanno numerosi sensori per rilevare i movimenti del giocatore, i suoi spostamenti nello spazio di gioco e per interagire con gli altri giocatori. Ogni Joy-Con ha una piccola videocamera agli infrarossi, che viene utilizzata dal sistema per rilevare la distanza di altri oggetti e la loro forma, dando la possibilità di muoversi più facilmente in ambienti virtuali. Sul controller c’è anche un tasto per fare screenshot durante una partita, condividendoli poi online con i propri amici.

Nintendo ha confermato che il 3 marzo, il giorno del lancio, sarà da subito disponibile tra i nuovi giochi per Switch l’ultima edizione della serie “The Legend of Zelda”, uno dei videogiochi più popolari mai realizzati dall’azienda. Entro fine anno sarà anche disponibile un nuovo videogioco con Super Mario che si chiamerà “Super Mario Odyssey”. Nelle settimane dopo la messa in vendita della console, invece, saranno diffusi videogiochi più semplici e da giocare con gli amici, sulla falsa riga di quelli della Wii. Electronic Arts, uno dei più grandi distributori di videogiochi al mondo, ha annunciato che il prossimo videogioco di FIFA sarà disponibile anche per Switch, dopo anni di assenza del suo titolo più conosciuto dalle console di Nintendo.

Switch ricorda molto Wii U, la console messa in vendita nel 2012 da Nintendo che avrebbe dovuto ripetere i successi della Wii e che invece si rivelò un flop, con poco più di 13 milioni di dispositivi venduti, quasi un decimo rispetto alla console precedente. E proprio la somiglianza nell’approccio ha lasciato molto scettici investitori e analisti: Switch non porta grandi novità e quelle presenti potrebbero non essere sufficienti per convincere gli utenti ad acquistarla. Nintendo confida di vendere almeno 2 milioni di Switch nei primi tre mesi dopo il lancio, ma l’obiettivo è molto ambizioso e se fosse mancato potrebbe determinare da subito l’insuccesso della nuova console. Il prezzo, più alto di quanto previsto dagli analisti, potrebbe influire molto considerato che è superiore a quello di una PlayStation 4 e di una Xbox, per lo meno negli Stati Uniti.

Per anni Nintendo si è inoltre preclusa la possibilità di estendere le sue opportunità di ricavo, per esempio offrendo i suoi videogiochi su sistemi diversi dai propri come gli smartphone, temendo di danneggiare le vendite delle console. La strategia è cambiata nel 2016, quando l’azienda ha messo in vendita per la prima volta un videogioco con Super Mario per iPhone e iPad. Il gioco era stato anticipato da un’ampia campagna di marketing, ma una volta messo in vendita ha deluso la maggior parte dei giocatori, per la mancanza di particolari invenzioni e per il fatto di essere a pagamento, per potere accedere a tutti i livelli di gioco.