Parisi sul suo rapporto con Berlusconi e i suoi progetti per il centrodestra

L'ex candidato a sindaco di Milano dice che con il presidente di Forza Italia «c'è un'oggettiva convergenza»

(ANSA / MATTEO BAZZI)
(ANSA / MATTEO BAZZI)

Su Repubblica di oggi Carmelo Papa ha intervistato Stefano Parisi, ex manager pubblico e imprenditore e soprattutto ex candidato del centrodestra alle elezioni per il sindaco di Milano, vinte poi da Beppe Sala del PD. A partire dallo scorso giugno, Parisi aveva cercato di sfruttare la visibilità ottenuta con le elezioni a Milano – nonostante la sconfitta – per presentarsi come un possibile candidato a leader del centrodestra nazionale, raggruppando intorno a sé l’area più moderata di Forza Italia. Le sue iniziative non hanno sempre avuto molto successo, e la sua candidatura era stata apparentemente stroncata da Silvio Berlusconi, che aveva espresso dubbi su Parisi per via delle sue divergenze con Matteo Salvini, leader della Lega Nord e politico più popolare della destra italiana, considerato da molti però troppo estremista per guidare il centrodestra.

Nell’intervista data a Repubblica, Parisi ha lasciato intendere che le cose sono cambiate, almeno secondo lui. Riguardo al suo attuale rapporto con Berlusconi ha detto:

C’è un’oggettiva convergenza sull’esigenza di costruire un’area politica, liberale, popolare e riformista, che abbia nel Ppe il suo punto di riferimento.

Parisi ha precisato però che non entrerà in Forza Italia, e che «occorre federare quell’area liberale e popolare di cui FI resta il punto di riferimento, con programmi e uomini nuovi». Riguardo alla sua possibile candidatura a leader di questa nuova forza politica di centrodestra, Parisi ha detto che «è presto per parlarne». Ha poi preso le distanze da Salvini, dicendo di essere lontano dalla Lega «su tanti temi fondamentali, dall’Europa alla legge elettorale».