Le solite belle foto della neve a Istanbul
Ha bloccato aerei e traghetti, ma prodotto contesti come sempre molto fotogenici
A Istanbul e nella parte occidentale della Turchia ha ricominciato a nevicare negli ultimi giorni, come già era successo il 29 e il 30 dicembre. Lo stretto del Bosforo – che collega il Mar Nero al Mare di Marmara – è stato chiuso al traffico navale nella mattina del 7 gennaio per via della nebbia seguita alla nevicata, che è stata molto intensa. Molti voli diretti e in partenza dagli aeroporti di Istanbul Atatürk e Sabiha Gökçen sono stati cancellati per le condizioni meteorologiche. I servizi di trasporto pubblico hanno modificato i loro orari e ci sono stati dei problemi lungo una superstrada quando almeno 11 camion sono rimasti bloccati per la neve. E con la neve a Istanbul sono arrivate anche le fotografie di Istanbul sotto la neve, sempre molto belle.
In Istanbul (Einaudi, 2006), il libro che lo scrittore turco premio Nobel per la letteratura Orhan Pamuk ha scritto sulla sua città, si parla in un passaggio proprio delle nevicate:
«Nonostante nevicasse tre o quattro giorni ogni anno e la città rimanesse imbiancata una settimana o poco più, la neve coglieva sempre di sorpresa gli abitanti di Istanbul, che si trovavano impreparati quasi fosse la prima volta; come avveniva in tempi di guerra o di catastrofi, si formavano subito code davanti alle panetterie e, fatto ancor più importante, tutta la città si trovava riunita intorno allo stesso argomento, la neve, in uno sforzo di condivisione. E siccome la città e i suoi abitanti, staccandosi completamente dal resto del mondo, si chiudevano in se stessi, Istanbul, nei giorni invernali di neve, mi pareva più deserta, più vicina ai suoi vecchi giorni di favola».