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Album fotografico di una ragazza di New York che incontra per la prima volta la famiglia di sua madre, sudcoreana
Nel suo progetto Please Come Back Soon la fotografa americana Janice Chung racconta il primo incontro con la famiglia sudcoreana di sua madre. Nel 1989 i suoi genitori si trasferirono a New York: sua madre aveva 25 anni e da allora tornò a far visita alla sua famiglia – che vive ad Anyang, una città poco a sud di Seul – soltanto una volta. Chung, che è nata nel 1992, è cresciuta senza sentir parlare molto di quei parenti lontani, con cui non ha avuto praticamente rapporti. Due anni fa lei e la madre, che aveva 55 anni, sono andate in Corea per recuperarli e sono state ospitate per due mesi dai nonni di Chung. Il progetto mostra in un modo molto delicato le ritrovate e nuove dinamiche familiari, con le tensioni della lontananza che svaniscono poco a poco. Ci sono le abitudini e i ritmi di vita dei nonni, le faccende di casa e l’imbarazzo iniziale che diventa (o torna a essere, nel caso della madre) confidenza. Se per la mamma di Chung è stato un viaggio molto nostalgico, per lei è stata un’esperienza che le ha consentito di vedere sua madre come una figlia e una sorella e scoprire meglio le sue origini.
Chung ha anche spiegato che il suo iniziale imbarazzo era in parte dovuto alla difficoltà nel comunicare, perché non parlava quasi per niente coreano. La fotografia l’ha aiutata a superare questo ostacolo: fotografare i nonni nelle loro faccende quotidiane li ha fatti sentire al centro dell’attenzione ed è stato un modo per dimostrare il suo tentativo di creare un legame.