Facebook ha attivato per errore il suo Safety Check a Bangkok
Alcuni piccoli petardi sono diventati un allarme per un'esplosione in città che non c'è mai stata: il sistema è stato disattivato dopo un'ora
Martedì Facebook ha attivato per errore il suo servizio “Safety Check (Stai bene?)” a Bangkok, in Thailandia, chiedendo ai suoi iscritti nella zona di segnalare ai loro amici se stessero bene, in seguito a una presunta esplosione avvenuta in città. Il falso allarme è stato causato da un errore degli algoritmi che attivano il sistema in caso di emergenza e, tra gli effetti collaterali, ha avuto la diffusione della notizia di una forte esplosione che in realtà non era mai avvenuta. Il “Safety Check” è stato disattivato circa un’ora dopo, quando ormai decine di migliaia di persone avevano iniziato a ricevere notifiche dai loro amici, che segnalavano di stare bene o che chiedevano ad altri conoscenti se fosse tutto a posto.
Nelle ore seguenti Facebook e alcuni media, a partire da BBC News, hanno ricostruito che cosa è andato storto. Nella serata di martedì 27 dicembre, un uomo ha lanciato piccoli petardi contro un palazzo governativo di Bangkok, per protestare contro il governo. Alcune persone hanno segnalato la cosa sui loro profili, gli algoritmi di Facebook hanno rilevato i loro post e di conseguenza hanno attivato il “Safety Check” intorno alle 21 locali (le 15 in Italia). La pagina di emergenza riportava come titolo “L’esplosione a Bangkok, Thailandia” e dava la possibilità di segnalare le proprie condizioni e chiedere agli amici di indicare le loro.
Il “Safety Check” mostrava inoltre una serie di link ad alcuni siti per avere qualche informazione in più, ma il primo di questi rimandava a un sito dove si parlava genericamente di un’esplosione a Bangkok e mostrava un video del 2015, quando in città c’era stato un attentato. Quel sito, che in passato aveva già diffuso notizie false, dava come propria fonte principale BBC News, cosa che probabilmente ha messo ancora più in confusione il sistema automatico di Facebook.
La funzione “Safety Check” esiste da più di due anni e in generale è piuttosto apprezzata. Inizialmente veniva attivata manualmente da Facebook nel caso di particolari emergenze, cosa che però portava spesso a ritardi e rendeva meno efficace il sistema, soprattutto nel caso di emergenze in aree geografiche remote. Per questo motivo dallo scorso novembre Facebook ha aggiornato il sistema, rendendolo quasi del tutto automatico: per attivarsi ha bisogno di un primo avviso da una fonte di informazione affidabile, che fa avviare la ricerca di post pubblicati da persone nella zona per verificare se ci sia davvero un’emergenza e infine rendere disponibile il “Safety Check”. Nel caso di ieri qualcosa è andato storto nei primi passaggi del meccanismo, portando al falso allarme.
Il corrispondente di BBC News a Bangkok, Jonathan Head, ha detto di avere ricevuto diversi messaggi da parte di amici su Facebook che gli chiedevano se fosse tutto a posto: “In un paese che dipende così tanto dal turismo, qualsiasi notizia di un sospetto attacco terroristico è una cosa seria”. Molte persone sono state tratte in inganno dal fatto che il primo link segnalato nella pagina del “Safety Check” mostrasse l’immagine usata di solito da BBC News per le breaking news, anche se poi il collegamento portava verso un sito che non era quello di BBC. Questo ha contribuito a confondere ancora di più la situazione e rendere plausibile la notizia dell’attacco esplosivo, rallentando la reazione di Facebook per disattivare il “Safety Check”.