Il necrologio che Carrie Fisher avrebbe voluto
«Voglio che sia detto che sono affogata nella luce lunare, strangolata dal mio reggiseno»
Carrie Fisher è morta martedì 27 dicembre a Los Angeles, per le conseguenze di un attacco cardiaco avuto pochi giorni prima mentre era in volo da Londra a Los Angeles. L’attrice era famosissima soprattutto per aver interpretato la principessa Leia nei film di Star Wars, ma era stata anche molte altre cose. Dopo aver recitato nei film di Star Wars, Carrie Fisher aveva continuato a recitare e scrivere sia libri che apprezzate sceneggiature per il cinema, ed era conosciuta per il suo stile brillante e divertente.
Nella sua autobiografia Wishful Drinking uscita nel 2009, Fisher aveva raccontato una buffa discussione che aveva avuto molti anni prima con George Lucas, creatore e regista dei primi film di Star Wars. Lucas, aveva raccontato Fisher, le aveva chiesto di recitare senza reggiseno perché nello Spazio non ci sono reggiseni, ma senza darle ulteriori spiegazioni. Qualche tempo dopo, tornando sull’argomento, Lucas le aveva spiegato che nello Spazio, in assenza di gravità, il corpo delle persone si espande: se si indossa un reggiseno, si rischia di rimanere strangolati dal reggiseno. Questo aveva dato a Fisher l’idea per il suo necrologio ideale, raccontato così in Wishful Drinking.
Ora, credo che questa cosa diventerebbe un fantastico necrologio, e allora dico a tutti i miei amici più giovani di me che non importa come morirò: voglio che sia detto che sono affogata nella luce lunare, strangolata dal mio reggiseno.