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  • Martedì 27 dicembre 2016

Le indagini sull’aereo caduto nel mar Nero

Il ritrovamento nella notte di una delle scatole nere del Tupolev dovrebbe aiutare a comprendere le cause dell'incidente, intanto le ricerche e il recupero dei corpi continuano

(VASILY MAXIMOV/AFP/Getty Images)
(VASILY MAXIMOV/AFP/Getty Images)

Una delle scatole nere dell’aereo militare russo precipitato la notte di Natale nel mar Nero è stata recuperata nelle prime ore di oggi, hanno riferito fonti del governo della Russia. L’analisi dei dati contenuti nella scatola nera dovrebbe consentire di ricostruire, almeno in parte, le cause dell’incidente aereo nel quale sono morte 92 persone, tra equipaggio e passeggeri. Fonti dei media russi, non ancora confermate, hanno riferito che sarebbe stata localizzata anche la seconda scatola nera, quella che contiene le registrazioni delle conversazioni dei piloti in cabina.

A oggi non è ancora chiaro perché il Tupolev Tu-154 sia precipitato poco dopo essere decollato da un aeroporto nei pressi della città di Sochi, nella Russia meridionale. L’aereo è sparito dai radar un paio di minuti dopo il decollo alle 5:25 del mattino di domenica 25 dicembre (le 3:25 ora italiana), era partito da Mosca e aveva effettuato uno scalo tecnico all’aeroporto di Sochi-Adler per poi riprendere il viaggio verso la città siriana di Laodicea.

A bordo dell’aereo c’erano numerosi artisti che si sarebbero dovuti esibire in un concerto organizzato per le truppe russe in Siria. Tra i passeggeri del Tupolev c’erano 64 membri del Coro dell’Armata Rossa (Complesso Aleksandrov), alcuni giornalisti e Yelizaveta Glinka, un’attivista impegnata in attività umanitarie per l’organizzazione non governativa Spravedlivaya Pomoshch. La loro presenza a una serie di eventi, compreso un concerto per l’arrivo del nuovo anno, aveva lo scopo di intrattenere il personale militare russo che si trova in Siria e che da mesi sta combattendo contro i gruppi di ribelli, dando sostegno al regime di Bashar al-Assad.

Aereo russo precipitato

Dopo le prime verifiche eseguite il giorno stesso dell’incidente, il governo russo ha detto di avere escluso la possibilità che l’aeroplano sia precipitato a causa di un attentato terroristico, in seguito per esempio all’esplosione di una bomba a bordo. L’ipotesi su cui si stanno concentrando gli investigatori è che ci sia stato un errore da parte del pilota, oppure che l’aereo sia precipitato in seguito a un’avaria. Una conversazione tra il pilota e il centro di controllo del volo, ottenuta per vie non ufficiali da alcuni media russi, non dà molte informazioni: il pilota ha continuato a comunicare normalmente fino a quando non è stato più possibile osservare l’aereo sui radar; in mancanza di indicazioni dall’equipaggio, si pensa che l’incidente sia stato repentino e non abbia dato molto tempo ai piloti di reagire.

Aereo russo precipitato

I dati forniti dalla scatola nera recuperata questa mattina potrebbero fornire qualche informazione in più per ricostruire l’incidente: è stata già trasportata a Mosca e sarà esaminata nel corso dei prossimi giorni dalle autorità di sicurezza del volo. Nella zona dell’incidente proseguono intanto le ricerche dei corpi dei passeggeri, con alcuni ritrovamenti tra i rottami dell’aereo: non è ancora chiaro se sarà possibile recuperare tutte le persone che si trovavano a bordo del Tupolev.

Aereo russo precipitato

L’aereo precipitato nel mar Nero è stato per decenni uno dei modelli più utilizzati dall’Unione Sovietica e in seguito dalla Federazione Russa. Progettato negli anni Sessanta, è entrato in servizio a partire dai primi anni Settanta, e ha ricevuto nella seconda metà degli anni Ottanta aggiornamenti di vario tipo, anche dal punto di vista della sicurezza. Il Tu-154 è dotato di tre motori ed è impiegato per lo più per viaggi di media durata. Da quando è in servizio, questo modello di aereo ha fatto registrare 39 incidenti, ma raramente dovuti a problemi tecnici e di tenuta delle sue strumentazioni. In molti casi gli incidenti sono stati causati dalle condizioni meteo avverse, dall’impiego di questi aerei in zone di guerra o da inefficienze dei centri del controllo aereo. Dal 2009 il Tu-154 non viene più utilizzato dall’aviazione civile, mentre continua a essere impiegato da quella militare russa.