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  • Martedì 20 dicembre 2016

Le foto false sull’autista del camion di Berlino

Pochi minuti dopo la strage giravano già online presunte foto dell'autista del camion, che in realtà erano facce di altre persone

Lunedì sera un camion ha investito diverse persone che si trovavano in un mercato di Natale a Breitscheidplatz, una zona molto frequentata di Berlino, in Germania. 12 persone sono state uccise e altre 48 sono rimaste ferite, alcune in modo grave. La polizia locale ha parlato di un «sospetto attacco terroristico». Finora non sono state diffuse rivendicazioni da gruppi terroristici internazionali, ma a molti quello che è successo a Berlino ha ricordato l’attacco compiuto a Nizza lo scorso 14 luglio, quando un camion investì la folla sul lungomare della città uccidendo più di 80 persone. E come in occasione di molti attentati terroristici, nelle ore immediatamente successive all’attacco o incidente di Berlino sono circolate online diverse foto false, che sostenevano di mostrare l’attentatore ma che in realtà ritraevano persone che non c’entravano niente. In un tweet poi cancellato, l’account Twitter @bobbyfishr ha condiviso una foto del presunto attentatore che in realtà mostrava MOK, un rapper tedesco.

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Diversi account hanno invece sostenuto di aver identificato l’attentatore usando foto di Drache, uno YouTuber tedesco, prese dal suo account di Instagram o dai suoi video.

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Un’altra persona identificata erroneamente con l’autista del camion di Berlino è Samuel Hyde, un comico famoso su internet che in passato è già stato accusato di essere l’attentatore in altri attacchi, come in quello di San Bernardino del 2015.

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Il caso più famoso di persone accusate ingiustamente sui social network di essere attentatori risale agli attacchi di Parigi del novembre del 2015, quando una foto del giornalista canadese Veerender Jubbal venne modificata e diffusa in modo da apparire un selfie scattato in bagno da una persona musulmana con un corano e un giubbotto esplosivo. In quel caso la foto girò tantissimo, fino ad arrivare su alcuni giornali (anche italiani).