È precipitato un aereo in Siberia e non è morto nessuno
Era un volo dell'esercito russo che trasportava 39 persone, ce ne sono 16 ferite gravemente
Un aeroplano IL-18 dell’esercito russo è precipitato nella Jacuzia, una repubblica della Russia nella Siberia orientale, probabilmente a causa di alcuni malfunzionamenti dei suoi sistemi e del brutto tempo: a bordo c’erano 39 persone e sono sopravvissute tutte. L’incidente è avvenuto intorno alle 4 del mattino (ora italiana) di lunedì, a 30 chilometri di distanza dalla città di Tiksi. Inizialmente il ministero della Difesa russo aveva dato la notizia della morte di almeno 27 persone, ma in seguito ha corretto l’informazione comunicando che tutte le persone che si trovavano a bordo sono sopravvissute, anche se 16 di queste hanno riportato ferite gravi.
Le cause dell’incidente non sono ancora note, ma secondo i media locali le condizioni meteo nella zona erano molto difficili, cosa che potrebbe avere causato problemi ad alcuni sistemi di bordo. Al momento dell’impatto l’aeroplano si è spezzato in tre parti, ma non è ancora chiaro come siano andate le cose e se il pilota abbia tentato un atterraggio di emergenza.
Sul posto sono intervenuti elicotteri dell’esercito russo e altri soccorritori, secondo l’agenzia di stampa TASS un centinaio di persone in tutto. Tutte le persone che si trovavano a bordo sono state portate negli ospedali vicini per cure e accertamenti. Oltre alle 16 persone ferite gravemente, almeno altre 7 sono state trattenute per ulteriori verifiche delle loro condizioni di salute.
L’Ilyushin IL-18 è un aeroplano quadrimotore turboelica, sviluppato negli anni Cinquanta dall’Unione Sovietica e ancora utilizzato da molto compagnie aeree che un tempo facevano parte dell’URSS. Si stima che ci siano ancora 200 modelli in servizio, nonostante la sua produzione sia terminata nel 1968. Negli anni ne sono state realizzate alcune varianti, utilizzate per lo più dall’esercito russo per il trasporto del suo personale in itinerari di medio raggio.