È uscito “Rogue One: A Star Wars Story”
È il primo film spinoff della celebre saga fantascientifica: le cose da sapere, SENZA SPOILER
Rogue One: A Star Wars Story, il nuovo film della saga di Star Wars, esce oggi 15 dicembre nei cinema italiani. Rogue One è il primo spinoff della saga, cioè un film separato da quelli originali ma che riprende alcuni personaggi e ambientazioni. È il secondo film di Star Wars a uscire nel giro di un anno: l’anno scorso in questo periodo uscì Star Wars: il Risveglio della Forza, il settimo film della saga. Rogue One, a differenza del Risveglio della Forza, ha ricevuto una campagna pubblicitaria minore – parliamo comunque di uno spinoff – ma è molto atteso dagli appassionati. Abbiamo raccolto le informazioni base per chi vuole andare a vederlo – si può vedere anche senza aver visto i film della saga – e cosa ne dicono le prime recensioni dei giornali internazionali.
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Le basi
Nell’universo di Star Wars, Rogue One: A Star Wars Story è ambientato cronologicamente fra La vendetta dei Sith e Una nuova speranza, cioè tra l’ultimo film della “nuova trilogia” – quella dei prequel – e il primo della “vecchia” trilogia, uscito nel 1977.
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In molti lo considerano una specie di prequel di Una nuova speranza: racconta la missione di un commando della Ribellione (cioè i buoni, quelli di Luke Skywalker, Leia Organa e Rey, per intenderci) per rubare i piani della Morte Nera, l’enorme stazione spaziale dell’Impero (i cattivi: Darth Vader, l’imperatore Palpatine e così via) in grado di distruggere interi pianeti. La protagonista di Rogue One: A Star Wars Story è Jyn Erso, una donna dalla vita movimentata e il carattere ribelle, assoldata dalla Ribellione per guidare la missione. Erso è interpretata da Felicity Jones, 33enne attrice britannica nota soprattutto per la parte di Jane Hawking nella Teoria del tutto, per cui nel 2014 è stata candidata all’Oscar come miglior attrice. Il regista del film è Gareth Edwards, che ha diretto fra le altre cose l’ultimo film di Godzilla.
Cosa dicono le recensioni
Si dividono sostanzialmente fra molto positive (la maggior parte) e molto negative (alcune notevoli eccezioni). Quasi tutte sottolineano che Rogue One è un film diverso da quelli della saga originale: più cupo e incentrato sulle varie battaglie fra la Ribellione e l’Impero – Variety l’ha paragonato ai documentari sulla guerra in Siria, per dire – e meno sui personaggi e i dialoghi, che ad alcuni critici sono sembrati un po’ superficiali. Quasi tutte le recensioni lasciano intuire che a un certo punto del film succeda qualcosa di molto importante, e dal tono con cui ne parlano sembra che questo sviluppo riguarderà un personaggio già noto della saga: i critici non si sono spinti oltre.
Una delle recensioni più positive l’ha scritta Chris Taylor, caporedattore di Mashable e autore di un apprezzato libro sui film di Star Wars e il loro impatto sulla cultura pop. Taylor, che ha un’opinione molto positiva anche del Risveglio della Forza, il settimo film della saga uscito nel dicembre 2015, ha scritto che Rogue One «è davvero un ottimo film», «ben scritto, ritmato, che offre un’esperienza visiva eccellente e che ha un cuore». Taylor dice che per esprimere un giudizio definitivo aspetta di rivederlo, ma che per il momento gli sembra che sia nello stesso campionato dell’Impero colpisce ancora, il secondo film della “vecchia” trilogia, considerato da molti il miglior film di Star Wars mai realizzato.
Due critiche molto negative sono state pubblicate invece dal New York Times e dal New Yorker. Quella sul New York Times l’ha scritta A.O. Scott, il capo dei critici cinematografici del giornale e considerato uno dei migliori critici al mondo. Scott ha scritto che il film è “coerentemente mediocre” e che ha una sceneggiatura “sorprendentemente scarsa”. Scott aggiunge che il cast è eccellente, e che i personaggi e le trame di Star Wars sono più o meno le solite: solo che questa volta il film non è riuscito.