Un regalo di Natale al giorno: -12
"L'anno prossimo i regali di Natale li compro un mese prima"
“L’anno prossimo i regali di Natale li compro un mese prima”: è uno dei propositi più espressi dell’anno e anche dei più falliti. Ce lo ripromettiamo ogni volta, nell’ansia/panico da regali della vigilia, e poi ci ritroviamo in un batter d’occhio in una nuova ansia/panico da regali della vigilia. È inutile, solo alcuni supereroi ci riescono: per tutti gli altri, il Post ha pensato a un piano B, una soluzione accessibile anche agli umani, un esperimento di compromesso, una riforma elettorale imperfetta.
Un regalo di Natale al giorno: per un mese, fino al 24 dicembre, peschiamo un suggerimento dalle cose immediatamente acquistabili online su diversi siti. Uno solo al giorno, per non impegnarvi troppo: se avete qualcuno a cui sia adeguato, cliccate, comprate, e risolto. Se no, riproviamo il giorno dopo: non chiuderà la pratica, ma speriamo di aiutarvi a smaltirne una parte.
Anche il New York Times – dopo il Washington Post – ha pubblicato un nuovo articolo sulle ricerche scientifiche dedicate ai regali di Natale, con simili risultati: in questo si dice, tra le altre cose, che i destinatari sono meno attenti a sorprese, invenzioni e originalità di quanto pensi chi deve scegliere il regalo. E che sono gradite cose prevedibili, richieste, desiderate esplicitamente, o utili. Prima cosa saggia da fare, quindi, andare a vedere se i vostri cari e amici hanno pubblicato una “lista dei desideri” su Amazon o altrove, o incentivarli a farlo. Seconda cosa da non disdegnare, perché è sempre gradita, regalare “un buono”. Sì, suona brutto – “un buono”; “le faccio un buono” – tipo la veccia zia al nipotino; ma a parte che alcune di noi sono vecchie zie con nipotini (e alcuni nipotini), vi faremo una domanda: se a Natale qualcuno vi regala di ordinare cose per 100 o 200 euro su un sito di shopping, pensate “che brutto”? Il buono ha questa cosa bella: che è come entrare in un negozio in cui vi dicano “scegli quello che vuoi”. Chiamiamolo, in un altro modo. ePrice lo chiama “carta regalo“, che genera qualche equivoco con la carta da regalo, ma suona meglio. Noi andremmo direttamente e concretamente su “soldi da spendere”: «ti ho regalato dei soldi da spendere» è una frase su cui nessuno ci rimane male.
Ci sono quelle di iTunes, quelle di Amazon, quelle di Ikea, e pure quelle di Alitalia e di Ryanair.
– Tutti i regali di Natale, uno al giorno
(disclaimer: su alcuni dei siti linkati il Post ha un’affiliazione e ottiene una piccola quota dei ricavi, senza variazioni del prezzo; ma potete anche cercarli su Google)