L’esplosione vicino alla cattedrale di San Marco al Cairo
Almeno 25 persone sono morte e decine sono rimaste ferite dopo un'esplosione avvenuta in una cappella vicina alla cattedrale, la più importante chiesa copta ortodossa dell'Egitto
Domenica mattina una bomba è esplosa vicino alla cattedrale copta ortodossa di San Marco, nel centro del Cairo, in Egitto: almeno 25 persone sono morte, e altre decine sono rimaste ferite, secondo quanto ha detto la televisione di stato egiziana. Sembra che la bomba si trovasse in una cappella nella vicina chiesa di San Pietro e San Paolo, che è attaccata alla cattedrale e a cui è più semplice accedere senza passare per controlli di sicurezza. Quando è esplosa, alle 10 ora locale, si stava svolgendo la messa nella chiesa più piccola. Per ora nessun gruppo terroristico ha rivendicato l’attacco. Oggi in Egitto si festeggia la nascita del profeta Maometto ed è festa nazionale: per questa ragione la cattedrale era particolarmente affollata.
È la seconda esplosione che avviene al Cairo in due giorni: sabato 10 dicembre una bomba è esplosa lungo una strada che porta alla piramide di Giza, a un checkpoint militare, uccidendo sei poliziotti. Questo primo attacco è stato rivendicato da un gruppo armato che si chiama Movimento Hasm.
LIVE on #Periscope: مباشر من داخل موقع انفجار الكنيسة https://t.co/tuRylZdUQH
— Omar Elhady (@ElHady) December 11, 2016
La cattedrale di San Marco è il più grande luogo di culto dei cristiani copti ortodossi al Cairo, ed è la sede dell’arcidiocesi della città e del patriarca Teodoro II, attuale papa della Chiesa copta ortodossa, a cui appartiene circa il 10 per cento della popolazione egiziana. In questo periodo sono in corso dei restauri nella cattedrale, che per questo era vuota.
Scene in front of the Coptic cathedral now pic.twitter.com/5rmjK5b4o3
— Amira Howeidy (@amirahoweidy) December 11, 2016
Alcune ore dopo l’esplosione e l’arrivo dei soccorsi una piccola folla di manifestanti si è radunata all’esterno della cattedrale di San Marco per protestare contro il governo di Abdel Fattah al Sisi: dicono che i cristiani egiziani non sono abbastanza protetti. Le televisioni egiziane stanno trasmettendo le immagini dei manifestanti ma senza l’audio, dato che vengono proclamati slogan antigovernativi.
"The people demand the fall of the regime" furious crowds are screaming at the police after rush – outside cathedral hit by bombing #Cairo pic.twitter.com/oBgJ7SSkBy
— Bel Trew (@Beltrew) December 11, 2016