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  • Venerdì 9 dicembre 2016

Le coppe europee fin qui

In attesa dei sorteggi di lunedì, un riepilogo dei gironi di Champions ed Europa League: chi ha passato il primo grande ostacolo della stagione e chi invece no

I giocatori del Napoli mentre festeggiano la vittoria contro il Benfica e il passaggio del turno (FRANCISCO LEONG/AFP/Getty Images)
I giocatori del Napoli mentre festeggiano la vittoria contro il Benfica e il passaggio del turno (FRANCISCO LEONG/AFP/Getty Images)

Le fasi a gironi di Champions League ed Europa League sono terminate questa settimana con le partite dell’ultimo turno, che hanno stabilito le ultime eliminazioni e le ultime qualificazioni ancora in ballo. Per le italiane è andata bene in Champions League ma peggio del solito in Europa League, un torneo in cui negli ultimi anni il calcio italiano ha guadagnato molti punti coefficienti per il ranking UEFA, la graduatoria che stabilisce quante squadre di una nazione europea possono partecipare alle coppe europee.

Tuttavia i risultati non eccezionali in Europa League, se le cose non cambiano, non peseranno come lo hanno fatto in passato: dal 2018 infatti, dopo la recente riforma introdotta dalla UEFA, i quattro campionati più importanti del continente avranno quattro posti assicurati nella fase a gironi della Champions League e l’Italia sarà la nazione che più ne beneficerà, perché occupa la quarta posizione del ranking e a differenza delle prime tre ora ha solamente tre posti disponibili in Champions League. La riforma è stata parecchio contestata da molti paesi membri dell’UEFA, soprattutto dai più piccoli, e anche il presidente della UEFA, lo sloveno Aleksander Čeferin – eletto dopo l’introduzione della riforma — ha spesso criticato le modifiche alla struttura delle competizioni previste per il 2018, ma nonostante ciò la riforma non dovrebbe essere modificata.

Champions League
È la competizione per club più importante non solo d’Europa ma del mondo, per il livello delle squadre che partecipano e per i soldi che mette in palio annualmente. Una vittoria di una partita nella fase a gironi, per esempio, comporta l’assegnazione di un premio di 1,5 milioni di euro. I sedici club che hanno passato il proprio girone “possono prevedere di ricevere 6 milioni di euro ciascuno”, dice il sito della UEFA, e se a questo si aggiungono tutti i benefici che la partecipazione agli ottavi porterà a ciascun club, dai diritti tv alla vendita dei biglietti, si può capire perché per ogni squadra di un certo blasone è così importante passare il turno.

Ad agosto l’Italia si è presentata in Champions League con tre squadre, Juventus, Napoli e Roma. Quest’ultima, per accedere ai gironi, ha dovuto passare prima per i playoff, che però ha rovinosamente perso contro il Porto, retrocedendo così in Europa League. Juventus e Napoli invece hanno fatto quello che gli si chiedeva, il Napoli soprattutto: si sono entrambe qualificate agli ottavi da prime classificate di due gironi non particolarmente difficili, ma che presentavano comunque alcune insidie. Il Napoli è partito bene, battendo fuori casa la Dynamo Kiev e in casa il Benfica. Poi la squadra di Maurizio Sarri si è un po’ persa e di pari passo con le difficoltà incontrate in campionato non ha più vinto ed è stata sconfitta dal Besiktas nella terzultima partita. Poi ha pareggiato contro la Dynamo Kiev ma si è ripresa martedì scorso battendo in trasferta il Benfica per 2 a 0 in una delle migliori partite giocate fin qui.

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La Juventus invece non ha mai rischiato veramente qualcosa e, nonostante due pareggi contro Siviglia e Lione, non ha mai fatto credere di non riuscire a passare il girone da prima classificata. Anche in Champions come in campionato, la Juventus non ha giocato al meglio delle proprie possibilità, ma ha centrato l’obiettivo più importante con il minimo sforzo.

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Napoli e Juventus si sono qualificate per prime, posizione che solitamente garantisce un sorteggio meno complicato agli ottavi, ma quest’anno non sarà così. Nei sorteggi – in programma lunedì 12 dicembre – possono pescare Real Madrid, Bayern Monaco, Paris Saint-Germain e Manchester City, che sono arrivate seconde nei rispettivi gironi. Tuttavia possono anche pescare Benfica (ma solo la Juventus), Siviglia (solo il Napoli), Porto e Bayer Leverkusen.

L’immagine che trovate qui sotto contiene una tabella realizzata da Alexis Martín-Tamayo, commentatore sportivo spagnolo esperto di numeri e statistiche, in cui sono segnate le probabilità degli incroci fra i club agli ottavi. Le probabilità sono state calcolate tenendo conto delle regole del sorteggio, le quali stabiliscono che due squadre della stessa nazione non possono affrontarsi e che due squadre che si sono già affrontate nel girone non potranno farlo anche agli ottavi.

sorteggi

Gli ottavi di finale si giocheranno a partire dal 14 febbraio 2017: per la prima volta nella storia della competizione, si sono qualificate alla fase ad eliminazione diretta solamente squadre provenienti dai primi sei campionati d’Europa. L’anno scorso le nazioni rappresentate erano dieci, due anni fa otto.

Europa League
L’anno scorso, ai sedicesimi di finale, l’Italia portò tre squadre. Quest’anno ne avrà solamente due: Fiorentina e Roma. Inter e Sassuolo non sono riuscite a passare e già dal penultimo turno erano certe di non poterlo fare. L’Inter è stata la delusione principale, perché per la prima volta nella sua storia non ha passato il girone di Europe League pur trovandosi contro avversari non troppo impegnativi. La squadra, che per le prime partite nel torneo è stata allenata da Frank de Boer, nella terzultima da Stefano Vecchi e nelle ultime due da Stefano Pioli, ha concluso la sua Europa League all’ultimo posto nel gruppo K con quattro sconfitte, due vittorie e sei punti. Di pessime prestazioni l’Inter ne ha avute molte in questa prima parte di stagione, ma in Europa League ha fatto vedere il peggio, con la doppia sconfitta contro gli israeliani dell’Hapoel Beer Sheva e quella in trasferta contro lo Sparta Praga.

Il Sassuolo, che quest’anno ha partecipato alla competizione per la prima volta nella sua storia, ha giocato oggi alle 12.30 la sua ultima partita del girone, inizialmente prevista per giovedì sera ma poi rinviata a causa della fitta nebbia al Mapei Stadium di Reggio Emilia. Ha perso 2 a 0 ma la partita era ininfluente per la classifica, visto che il Sassuolo era già certo dell’eliminazione e gli avversari del Genk erano già matematicamente qualificati ai sedicesimi. La squadra emiliana aveva iniziato alla grande la sua prima Europa League sconfiggendo 3 a 0 l’Athletic Bilbao, squadra abituata da anni alle coppe europee. Poi però il Sassuolo ha dovuto fare i conti con un gran numero di infortuni, che hanno ridotto i giocatori disponibili e complicato parecchio la situazione, con ripercussioni anche in campionato. Dalla vittoria contro il Bilbao ha perso due partite e ne ha pareggiate altre due, facendosi superare dal Genk.

Roma e Fiorentina si sono qualificate ai sedicesimi da prime classificate e senza troppe difficoltà. Nei sorteggi di lunedì eviteranno molte squadre difficili da affrontare ma potranno comunque pescare il Manchester United di José Mourinho.

Fra Champions ed Europa League, la Spagna non ha perso nemmeno un club e si presenterà alla fase ad eliminazione diretta con sette squadre su sette. Germania e Inghilterra ne avranno cinque a testa mentre l’Italia quattro, come la Francia. Poi ci saranno tre russe, tre turche, tre belghe, due greche, due olandesi e due portoghesi, ma solo in Europa League.