Magnus Carlsen è il campione del mondo di scacchi, di nuovo
Il ventiseienne norvegese ha vinto al tie-break contro il russo Sergei Karjakin, dopo una serie di partite eccezionali
Il norvegese Magnus Carlsen si è confermato campione del mondo di scacchi: dopo dodici partite che si erano concluse in parità contro il russo Sergei Karjakin, mercoledì 30 novembre Carlsen ha vinto lo spareggio. Mercoledì 30 novembre era anche il giorno del suo ventiseiesimo compleanno. Carlsen e Karjakin si sono divisi un premio di finale di 1,1 milioni di dollari, di cui il 55 per cento destinato al vincitore.
Carlsen aveva perso l’ottava partita del mondiale e aveva vinto la decima recuperando uno svantaggio: secondo gli esperti nell’ottavo incontro Carlsen aveva fatto una mossa eccessivamente rischiosa, mentre nel decimo Karjakin ha commesso un errore non individuando una combinazione piuttosto evidente per riuscire a vincere. L’undicesima partita era terminata pari, così come la dodicesima. Il regolamento non prevede il pareggio però, quindi il titolo mondiale è stato deciso al tie-break: la prima fase del tie-break (che è stata decisiva) prevede 4 partite semi-veloci durante le quali ciascun giocatore ha 25 minuti di tempo per fare le proprie mosse con un incremento di 10 secondi a mossa. La modalità era favorevole a Carlsen, che è un giocatore molto rapido.
(Magnus Carlsen durante la cerimonia per la vittoria, New York, 30 novembre 2016- AP Photo/Mary Altaffer)
I mondiali erano cominciati lo scorso 11 novembre a New York, nel complesso del Fulton Market di Manhattan. Circa 10 milioni di persone in tutto il mondo hanno seguito il campionato in streaming, hanno detto gli organizzatori, mentre 600 persone erano presenti anche alla finale. Gli spettatori, molti dei quali erano giocatori di campionati passati, hanno detto che la partita tra Carlsen e Karjakin è stata eccezionale, molto combattuta e creativa. Lev Alburt, gran maestro di scacchi, ha spiegato che entrambi i giocatori durante tutti gli incontri non hanno mai scelto le mosse più scontate e più sicure per arrivare alla vittoria, ma hanno cercato di mettere in difficoltà l’avversario creando anche dei rischi per loro stessi: «Sono state tra le partite di campionato più emozionanti della storia. Se eri un principiante, hai potuto imparare molto, se eri un grande maestro hai potuto imparare molto».
(Un momento del tie-break tra Magnus Carlsen e Sergey Karjakin, New York, 30 novembe 2016 – AP Photo/Mary Altaffer)
Magnus Carlsen e Sergey Karjakin sono entrambi nati nel 1990 ed entrambi sono diventati campioni di scacchi molto giovani, rispettivamente a 13 anni e 4 mesi e a 12 anni e 7 mesi. Carlsen in particolare è molto famoso per essere il primo campione del mondo di scacchi proveniente da un paese occidentale dopo l’americano Bobby Fischer, che vinse il titolo dal 1972 al 1975. Ha molti sponsor norvegesi e ha pure un contratto come modello per il marchio di abbigliamento G-Star. In Norvegia Carlsen è così popolare che la televisione di stato ha speso quasi 2 milioni di euro per comprare i diritti per trasmettere i tornei internazionali di scacchi per sei anni.
Carlsen ha cominciato a giocare seriamente a scacchi quando aveva otto anni, età in cui riuscì anche a battere per la prima volta il padre Hans (anche lui un discreto scacchista). Rispetto ad altri giovani scacchisti della sua generazione, Carlsen ha utilizzato molto meno i programmi informatici per giocare, anche se lo chiamano “il campione della generazione dei computer” perché ha lo stile che più somiglia a quello di un computer. Quando aveva 9 anni il padre lo affidò al suo primo insegnante, un campione di scacchi norvegese. Quando divenne un professionista, e dopo aver partecipato e vinto moltissimi tornei, la sua famiglia ingaggiò il famoso campione russo Kasparov come insegnante privato, da cui si separò nel 2010. Mentre Carlsen era a un torneo a Wijk aan Zee, in Olanda, Kasparov propose al ragazzo un’apertura diversa da quella che avevano concordato, solo un’ora prima di una partita contro il russo Kramnik (campione del mondo fino al 2007). Magnus perse la partita: anche se vinse il torneo, decise di lasciare Kasparov.