Bisogna andare o no ai funerali di Fidel Castro?
I presidenti di molti paesi del Sudamerica ci saranno, i capi di stato occidentali no e manderanno altri al posto loro
I funerali di Fidel Castro, l’ex presidente e dittatore cubano morto sabato a 90 anni, si terranno all’Avana il 4 dicembre, ma stanno già ponendo diversi problemi ai leader politici di tutto il mondo. Castro è stato un personaggio tanto importante quanto controverso: di conseguenza è improbabile che ai suoi funerali partecipino i più importanti leader del mondo, come spesso accade per figure più istituzionali di questa importanza (l’esempio più recente è quello dell’ex presidente israeliano Shimon Peres). In molti hanno già annunciato che non parteciperanno o manderanno solamente delle delegazioni, persino alcuni degli storici alleati di Cuba degli ultimi decenni.
Nessuno dei leader dei più importanti paesi occidentali andrà ai funerali di Castro: non ci saranno né il presidente americano Barack Obama né il primo ministro britannico Theresa May né quello canadese Justin Trudeau (che fra l’altro è stato molto criticato per aver diffuso un lungo elogio di Castro dopo la sua morte). Non è ancora chiaro chi presenzierà al funerale per conto degli Stati Uniti e del Canada, mentre secondo il Guardian il Regno Unito potrebbe mandare Alan Duncan, viceministro agli Esteri con delega alle Americhe. Contrariamente a quanto riportato da alcuni giornali italiani, il leader dei Laburisti Jeremy Corbyn non parteciperà. Al Post risulta che il governo italiano dovrebbe mandare il viceministro agli Esteri Mario Giro, che ha cominciato a fare politica nel 2012 ed è un ex dirigente della Comunità di Sant’Egidio.
Non invieranno i propri capi di stato nemmeno importanti e storici alleati di Cuba: il governo russo manderà Vyacheslav Volodin, presidente della Duma e molto vicino a Vladimir Putin, mentre quello cinese si è limitato a far dire a un portavoce del ministero degli Esteri che il governo sta preparando una delegazione, non è chiaro composta da chi.
Le delegazioni più rilevanti saranno quelle dei paesi che hanno storici legami politici e strategici con Cuba, come i paesi del Sudamerica governati da partiti socialisti; ai funerali ci saranno fra gli altri il presidente venezuelano Nicolás Maduro e quello del Nicaragua, Daniel Ortega. Altri paesi del Sudamerica non invieranno i propri presidenti ma una delegazione, come Argentina e Brasile. Non è invece chiaro cosa farà il dittatore della Corea del Nord Kim Jong-un, che però ha indetto tre giorni di lutto in tutto il paese per la morte di Castro e che l’ha celebrato durante una visita all’ambasciata cubana in Corea del Nord (Cuba è uno dei pochi alleati internazionali della Corea del Nord). La Spagna, che governò Cuba fino al 1898, manderà una delegazione con a capo l’ex re Juan Carlos. Gerry Adams, capo del partito irlandese Sinn Féin ed ex leader dell’IRA – il movimento paramilitare per l’indipendenza dell’Irlanda – su Twitter si è detto “onorato” di partecipare al funerale.
I am honoured 2 b representing Sinn Féin @ Fidel's funeral.
— Gerry Adams (@GerryAdamsSF) November 27, 2016
Il lutto nazionale a Cuba durerà fino al 4 dicembre. Il corpo di Fidel Castro è stato cremato: fino a martedì 29 ci saranno delle cerimonie pubbliche di commemorazione, poi le ceneri saranno trasportate in giro per il paese ripercorrendo le tappe della rivoluzione cubana fino a Santiago de Cuba, dove saranno seppellite.