Facebook ha sbagliato a contare, di nuovo
Si sono accorti di aver misurato in modo sbagliato (e spesso in eccesso) alcuni parametri sul comportamento dei loro utenti, e promettono di metterci una pezza
di Sarah Frier– Bloomberg
Facebook ha scoperto di aver fatto diversi errori nei dati sul comportamento dei suoi utenti che ha comunicato a soci e inserzionisti: nel risolvere il problema, ha promesso che in futuro sarà più trasparente in merito a episodi del genere.
La società ha condotto un’estesa analisi dopo che tre mesi fa aveva scoperto di aver sovrastimato il tempo di visualizzazione dei video sul sito da parte degli utenti. Il fatto che l’errore non fosse stato spiegato a fondo aveva generato alcune critiche. Ora Facebook ha detto di aver scoperto l’esistenza di altri calcoli sbagliati in merito alla capacità dei suoi contenuti di raggiungere gli utenti: tra questi ci sono dei dati gonfiati sul tempo di lettura di Instant Articles e sul numero degli utenti che interagiscono con le pagine delle aziende.
Aziende e società di marketing si affidano a Facebook per ottenere dati sull’andamento dei contenuti pubblicati sul sito, così da poter prendere, per esempio, decisioni strategiche sulle mosse future e sulla quantità di investimenti in pubblicità. Per evitare errori futuri, Facebook ha detto che istituirà a breve un “consiglio per la misurazione” composto da importanti consulenti e soci della società, e permetterà a società esterne che si occupano di misurazione, come Nielsen, di tracciare e integrare le sue metriche. Facebook, inoltre, sta rivedendo le descrizioni dei suoi dati in modo da spiegare precisamente cosa viene misurato, segnalando per esempio “visualizzazioni di video per tre secondi” invece che semplicemente “visualizzazioni di video”.
«Stiamo lavorando molto per guadagnarci la reputazione di una società che ascolta», ha detto in un’intervista Carolyn Everson, vicepresidente per le soluzioni di marketing globali di Facebook, «speriamo di poter imparare ogni giorno qualcosa su come migliorare il modo in cui serviamo i nostri clienti». Secondo Everson Facebook comunica dati su più di 220 metriche ai suoi clienti. Tra i dati che hanno generato problemi ci sono i cosiddetti “referral”, pensati per mostrare alle società di app quanti dei loro post su Facebook portavano traffico al loro sito o alla loro app. La metrica di Facebook, invece, conteggiava tutto il traffico generato in uscita dai post, compreso quello che teneva l’utente all’interno del social network. I “referral” sono risultati di conseguenza sovrastimati del 6 per cento in media, ha detto Facebook. Mercoledì le azioni di Facebook sono scese dell’1,6 per cento raggiungendo nella mattinata quota 115,29 dollari alla borsa di New York: fino a martedì scorso le azioni della società erano salite del 12 per cento dall’inizio dell’anno.
Il problema è che a volte la formula matematica di Facebook è semplicemente sbagliata. Nel caso di Instant Articles, che gli editori usano per caricare più velocemente i loro articoli direttamente sulla piattaforma, Facebook ha detto di aver accidentalmente sovrastimato il tempo trascorso dagli utenti sugli articoli del 7-8 per cento, e di aver mostrato ai clienti un dato che rappresentava una media nel tempo, invece di dividere il tempo trascorso sui pezzi per il numero di visualizzazioni. Per le sue pagine (i profili su Facebook di società, aziende o organizzazioni di qualunque tipo), invece, la società indicava il dato relativo al numero di persone raggiunte, conteggiando però due volte i visitatori che tornavano sulla pagina. Una volta sistemato il problema, Facebook ha detto che il dato che calcola le persone raggiunte dalle pagine nell’arco di 28 giorni potrebbe calare del 55 per cento.
Non tutti gli errori, però, hanno sovrastimato l’influenza di Facebook. Quando la società risolverà l’intoppo nella visualizzazione dei video i clienti potrebbero registrare un aumento del 35 per cento in media nella metrica che misura il numero di persone che hanno guardato l’intero video. In futuro Facebook pubblicherà altri aggiornamenti su un nuovo blog dedicato esclusivamente alle notizie relative alle metriche. La società ha fatto sapere che nessuna di queste modifiche cambierà le tariffe ai clienti. «Ci impegniamo per essere il più precisi possibile», ha detto Everson, «non posso starmene qui e dirvi che le cose saranno sempre perfette, perché, in tutta onestà, il comportamento dei clienti cambia troppo in fretta».
.© 2016 – Bloomberg