È morta Sharon Jones
Fu per decenni sconosciuta, ma negli ultimi anni era diventata una delle più apprezzate cantanti di soul e funk: aveva 60 anni
La cantante soul Sharon Jones è morta venerdì 18 novembre di cancro al pancreas: aveva 60 anni. Jones, la cui notorietà risale solo agli ultimi anni, dopo decenni in cui fu praticamente sconosciuta, è stata tra i più importanti interpreti contemporanei di funk e soul, ed era particolarmente apprezzata per i suoi concerti, che erano sempre molto vivaci e nei quali dimostrava doti vocali eccezionali. Per come riusciva a coinvolgere il pubblico, e per il genere che cantava, Jones è stata spesso paragonata a James Brown.
Jones era nata in Georgia ed era cresciuta a New York, iniziando a cantare soprattutto musica gospel, lavorando come corista ma ottenendo pochi contratti importanti. Negli anni Novanta si ritirò addirittura dalla musica per qualche anno, dopo i pochi successi: fece diversi lavori, tra cui la guardia penitenziaria. Nel 1996 la chiamò per fare la corista Gabriel Roth, leader della band dei Dap-Kings: Jones entrò nel gruppo e passò a cantante solista, iniziando a farsi notare nel 2002, con il disco Dap Dippin’ with Sharon Jones and the Dap-Kings. Negli anni successivi, Jones collaborò con molti famosi cantanti e musicisti – tra cui Michael Bublé, Lou Reed, David Byrne e Fatboy Slim – e pubblicò altri sei dischi, sempre con il nome Sharon Jones & The Dap-Kings.
Give the People What They Want – un loro disco pubblicato nel gennaio del 2014 – fu nominato ai Grammy tra i migliori album R&B dell’anno. Jones sapeva di avere un cancro al pancreas dal 2013, e aveva subito anche un’operazione: un paio d’anni fa uscì anche un documentario sulla sua vita e sulla sua carriera, Miss Sharon Jones!, diretto da Barbara Kopple, vincitrice di un premio Oscar. L’ultimo disco degli Sharon Jones and the Dap-Kings è del 2015, e si chiama It’s a Holiday Soul Party.