C’è un problema con lo Stadio della Roma?
Il progetto è passato nelle mani della regione, ma l'assessore all’Urbanistica di Roma e la soprintendenza archeologica lo hanno criticato molto
Negli ultimi giorni il progetto del nuovo Stadio della Roma, presentato più di un anno fa e già approvato lo scorso giugno dal consiglio comunale di Roma, ha ricevuto alcune critiche dalla Soprintendenza a Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, che si è detta perplessa sulla documentazione fornita dalla società, ritenuta non sufficiente, sulla scelta del sito nella zona di Tor di Valle, in cui sarebbero presenti dei resti archeologici, e sull’altezza delle tre torri progettate dell’architetto Daniel Libeskind. Alle perplessità non vincolanti della Soprintendenza, si sono aggiunte le cose dette giovedì dall’assessore all’Urbanistica del comune di Roma, Paolo Berdini.
Berdini è intervenuto al Consiglio regionale del Lazio – la pratica stadio ora è in mano alla regione – criticando il progetto soprattutto per quanto riguarda le dimensioni del complesso immobiliare che dovrebbe essere realizzato accanto allo stadio e la costruzione di alcune opere, ritenute di interesse pubblico, come le idrovore per lo smaltimento dell’acqua piovana, la realizzazione di un ponte e i lavori sulla Linea B della metropolitana. Berdini ha detto più volte cose molto critiche col progetto ma neanche il suo parere al momento è vincolante: il progetto è stato già approvato dal comune di Roma ai tempi della giunta Marino e ora sta venendo esaminato dalla Conferenza dei servizi del Lazio: il comune potrebbe intervenire solo se decidesse di promuovere e approvare una nuova delibera che modifichi il progetto o lo blocchi del tutto.
A complicare ulteriormente la situazione è la posizione del vicesindaco con delega allo Sport, Daniele Frongia, favorevole alla realizzazione dell’opera così come è stata presentata, che alcuni giorni fa ha incontrato i dirigenti della Roma rassicurandoli sul proseguimento del progetto. Nell’area di Tor di Valle sono già stati effettuati i controlli idrogeologici e la regione, che lo scorso agosto ha iniziato a esaminare gli oltre 3.500 disegni progettuali e le 50mila pagine di relazioni specialistiche, ha sei mesi di tempo per far esaminare la documentazione alla Conferenza dei servizi. Dopodiché sarà la giunta regionale a dover dare l’approvazione definitiva all’inizio dei lavori.
Al momento si prevede che i lavori comincino fra il 2016 e il 2017 e che l’impianto venga ultimato entro il 2018. Lo stadio sarà costruito solo con capitali privati, per una cifra complessiva di 1,7 miliardi di euro che finanzieranno anche la costruzione di opere pubbliche e infrastrutture collegate (alcune delle quali chieste dalla precedente giunta Marino e ora criticate da Berdini) per un valore di circa 300 milioni di euro.