La Bundesliga è il campionato da seguire
Il Bayern è sempre primo, ma a pari punti con una neopromossa: e al terzo posto c'è una squadra allenata da un 29enne
Nell’anno in cui la Premier League si presenta come il più affascinante e competitivo campionato di calcio al mondo, con venti squadre formate da alcuni dei migliori calciatori in attività, allenate dai migliori allenatori al mondo, il tutto accompagnato da un’organizzazione impeccabile e stadi sempre pieni, l’attenzione del pubblico in questa stagione calcistica potrebbe tuttavia spostarsi verso la Bundesliga tedesca, che finora sta riservando una sorpresa dietro l’altra.
Il Bayern Monaco, vincitore degli ultimi quattro campionati, quest’anno è allenato da Carlo Ancelotti: è sempre in testa ma per una serie di motivi ha rallentato un po’ rispetto alle passate stagioni, e soprattutto non è solo al primo posto. Il neopromosso Lipsia, infatti, non ha mai perso una partita e ha gli stessi punti del Bayern, 24. Dietro a Bayern e Lipsia, in terza posizione c’è l’Hoffenheim, squadra che dalla scorsa stagione è allenata dal 29enne Julian Nagelsmann, a pari merito con l’Hertha Berlino, che sembra essere tornata stabilmente ai vertici del campionato tedesco dopo anni di assenza. Poi c’è il Borussia Dortmund, che ha la squadra più interessante e potenzialmente più forte del campionato, ma a ottobre ha perso parecchi punti per strada. Lo Schalke 04 invece sta faticando moltissimo; l’Amburgo, l’unica squadra ad aver sempre partecipato alla Bundesliga, sta andando molto male e ora rischia veramente la retrocessione.
Il Bayern Monaco e due novità
Dopo tre anni con Pep Guardiola, il Bayern Monaco ha iniziato il campionato con un altro allenatore, altrettanto bravo ed esperto: l’italiano Carlo Ancelotti, che a 57 anni ha allenato con successo un numero impressionante di grandi squadre: Juventus, Milan, Chelsea, Paris Saint-Germain e Real Madrid. Si è trovato fra le mani una delle squadre più forti d’Europa, che in estate si è rafforzata ulteriormente prendendo uno dei migliori difensori tedeschi, Mats Hummels, e il giovane talentuoso centrocampista Renato Sanches. Nonostante il Bayern sia partito bene in questa stagione, a un certo punto Ancelotti è stato criticato per una serie di risultati al di sotto delle aspettative e per uno stile di gioco lontano da quello praticato dalla squadra allenata da Guardiola. Questo la dice lunga su che cosa si aspettano tutti dal Bayern dopo Guardiola, poiché in dieci partite Ancelotti ne ha vinte sette e pareggiate tre, senza mai perderne una.
Il Bayern tutto sommato continua ad andare bene e a restare sempre in testa, ma quest’anno non è da solo. Il RasenBallsport Lipsia, la squadra tedesca della Red Bull, ha ottenuto gli stessi risultati e dopo l’ultima vittoria in campionato ha raggiunto il Bayern a 24 punti. In questo momento il Lipsia è con ogni probabilità la più grande sorpresa fra i quattro principali campionati europei, in quanto fino all’anno scorso non aveva mai giocato una partita di Bundesliga. Il club può disporre di un budget secondo solo a quello del Bayern Monaco e del Borussia Dortmund, anche se la dirigenza, pur potendo spendere molto fin da subito, in estate ha scelto di condurre un mercato oculato e non così dispendioso: dei dieci nuovi acquisti, nove hanno meno di 24 anni e complessivamente sono costati cinquanta milioni di euro. La rosa ha un’età media di 23,9 anni ed è composta da molti giocatori di cui sentiremo parlare spesso, come Timo Werner, Oliver Burke, Marcel Sabitzer e Naby Keïta.
Uno dei cinque gol segnati in questa stagione da Timo Werner.
A quattro punti da Bayern e Lipsia ci sono Hoffenheim e Hertha Berlino, due squadre molto interessanti, soprattutto la prima. L’Hoffenheim infatti è in Bundesliga dal 2008 e al suo esordio nella massima serie del campionato tedesco restò per diversi mesi fra le prime posizioni della classifica, sorprendendo tutti. Poi la squadra si è assestata su livelli più modesti, con piazzamenti a metà classifica o comunque sopra la zona retrocessione. A metà della passata stagione Huub Stevens, l’allenatore in carica, dovette lasciare il suo posto per motivi di salute e la società decise di affidare l’incarico a Julian Nagelsmann, che con i suoi 28 anni diventò il più giovane ad aver mai allenato una squadra di Bundesliga. Da tempo la società aveva intenzione di affidargli il posto in panchina, impressionata dal suo talento e dal lavoro svolto come allenatore dell’under 19 del club. Nagelsmann assunse l’incarico con la squadra penultima in classifica e in tre mesi riuscì a portarla in 15esima posizione, e a raggiungere la salvezza. Nelle dieci partite giocate in questa stagione, l’Hoffenheim non ha mai perso, è riuscita a pareggiare in casa del Bayern Monaco e a vincere 3 a 0 in casa del Bayer Leverkusen.
Nella passata stagione il Borussia Dortmund è tornato ai livelli della gestione Klopp, giocando bene e vincendo molto, soprattutto grazie all’arrivo del nuovo allenatore, Thomas Tuchel. È stata l’unica squadra in grado di tenere testa al Bayern Monaco di Guardiola e ha concluso il campionato con 78 punti, solo tre in meno del suo record in Bundesliga. Quest’estate ha comprato alcuni dei giovani più promettenti d’Europa, creando una squadra potenzialmente superiore a quasi tutte le altre squadre del campionato: ora dispone del miglior talento turco, Emre Mor, del miglior giovane francese, Ousmane Dembélé, e dell’ex difensore del Barcellona Marc Bartra. Inoltre è tornato Mario Götze dopo tre stagioni al Bayern Monaco, e la società ha comprato anche André Schürrle, uno dei giocatori tedeschi più forti. La squadra di Tuchel ha iniziato bene il campionato ma a ottobre ha pareggiato tre partite di fila dopo averne persa una contro il Bayer Leverkusen. La squadra però sta crescendo e molto probabilmente nelle prossime settimane cercherà di recuperare i punti persi: magari già da sabato nello scontro diretto contro il Bayern Monaco.
Un’azione del Borussia Dortmund partita da una giocata di Dembélé e conclusa con un gol.
L’Amburgo e l’orologio del Volksparkstadion
Visto l’andamento della squadra in questo inizio di stagione, ci sono buone probabilità che l’orologio del Volksparkstadion, lo stadio dell’Amburgo, venga azzerato dopo più di cinquantatre anni. L’Amburgo infatti, oltre a essere la squadra di calcio più vecchia della Germania, è l’unico club tedesco ad aver disputato tutte le edizioni della Bundesliga, dal 1963 ad oggi. Per questo al Volksparkstadion c’è un orologio che segna il tempo passato in Bundesliga senza retrocessioni. È da due anni però che l’Amburgo rischia di scendere in seconda divisione, e in entrambe le occasioni ha evitato la retrocessione vincendo i playout. Ora la squadra è ultima in campionato con due punti, a pari merito con l’Ingolstadt. Deve ancora vincere una partita e ha il peggiore attacco del campionato, nonostante disponga di alcuni giocatori di qualità come Lewis Holtby, Filip Kostic e il giovane trequartista croato del Barcellona Alen Halilovic. Solamente nelle ultime tre partite ha subito undici gol, mai meno di tre in novanta minuti. Già lo scorso 25 settembre la società ha esonerato l’allenatore, Bruno Labbadia, ma anche dopo l’ingaggio di Markus Gisdol la situazione non sembra essere cambiata.