Hanno rimosso il nome di Trump da uno dei suoi palazzi
Gli inquilini del Trump Place di Manhattan hanno ottenuto che venisse tolta la scritta dorata dalla facciata del complesso, dopo le proteste dei residenti
Il complesso di appartamenti Trump Place – nell’Upper West Side di Manhattan, a New York – ha eliminato dalla sua facciata il nome del presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, dopo le proteste dei suoi inquilini. I tre edifici di appartamenti in affitto – che si trovano al 140, 160 e 180 di Riverside Boulevard – prenderanno il nome dei loro indirizzi, ha scritto martedì in un’email la società che amministra gli edifici, Equity Residential. «Riteniamo che dare all’edificio un’identità più neutrale piacerà a tutti gli inquilini attuali e futuri», ha detto la società, che ha sede a Chicago. Quasi 600 persone avevano firmato una petizione online in cui si chiedeva alla società amministratrice di «Dump the Trump name», letteralmente “scaricare il nome di Trump”.
Martedì il portavoce di Equity Residential, Marty McKenna, ha detto che l’azienda aveva l’obbligo di usare il nome di Trump, ma che il periodo di validità del contratto è terminato. McKenna ha detto che la società non ha mai pagato la Trump Organization – la società con cui Trump controlla la maggior parte delle sue aziende – per usare il nome. «Siamo molto contenti: le persone sono state felici di essere riuscite a fare qualcosa», ha detto Linda Gottlieb, una delle promotrici della petizione, durante un’intervista telefonica. «È un modo di protestare che ci legittima: non era una protesta qualsiasi, ma una molto specifica», ha aggiunto.
L’ 8 novembre Donald Trump è diventato il 45esimo presidente degli Stati Uniti. Durante la sua compagna elettorale, l’allora candidato Repubblicano ha offeso moltissimi gruppi di persone, tra cui messicani, musulmani, persone con disabilità e reduci di guerra. Un video del 2005 in cui Trump si vantava di aver compiuto molestie sessuali ha spinto diverse donne ad accusarlo a loro volta di molestie, che Trump ha negato con forza.
«Il palazzo è bello e il servizio è impeccabile», aveva raccontato a Bloomberg Marjorie Jacobs, un’inquilina del Trump Place, a ottobre. «Il nome però è davvero imbarazzante: mi vergogno a dire alla gente dove vivo. Dico che sto al 180 di Riverside Boulevard».
Amanda Miller, vicepresidente della Trump Organization, ha scritto in un’email che il cambio di nome era stato scelto di comune accordo ed è «semplicemente l’applicazione di un accordo pre-esistente in vigore da anni». Secondo i dati messi insieme da Politico, nella contea di New York – cioè l’isola di Manhattan – l’87 per cento delle persone che ha votato alle elezioni presidenziali ha scelto l’avversaria di Trump, la candidata Democratica Hillary Clinton.
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