Cose tra Berlusconi, Salvini e Parisi
Salvini e Parisi non hanno la stessa idea di centrodestra, Berlusconi vorrebbe tenere tutti insieme e ha avvertito Parisi
Sabato 12 novembre Stefano Parisi, ex candidato sindaco di Milano per il centrodestra e considerato oggi uno dei principali leader del partito, ha partecipato a un incontro a Padova dove ha annunciato ufficialmente la sua intenzione di prendere la guida della parte “moderata” del centrodestra. Contemporaneamente, a Firenze, la Lega Nord stava tenendo una manifestazione a cui partecipava anche Giovanni Toti di Forza Italia, presidente della Liguria e considerato il principale rivale di Parisi dentro Forza Italia.
Il punto principale che sembra dividere Parisi e Toti è proprio il rapporto con gli alleati. Parisi, fino a un certo punto, è sempre stato attento a non escludere la possibilità di mantenere l’alleanza con la Lega Nord, ma ha aperto alla possibilità di stringere legami anche con il Nuovo Centro Destra e gli altri fuoriusciti di Forza Italia, che Matteo Salvini critica invece molto spesso. Toti, che governa la Liguria con l’appoggio della Lega, è sempre stato molto esplicito nella necessità di mantenere a ogni costo l’alleanza con Salvini. Dopo la vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali degli Stati Uniti, Parisi ha però preso in modo deciso le distanze da Salvini dicendo che vorrebbe «lepenisti e populisti» fuori dall’alleanza. Il centrodestra si è presentato quasi sempre diviso alle ultime elezioni amministrative, ma Berlusconi non ha mai rotto con la Lega e negli ultimi giorni è intervenuto nella discussione.
Martedì 15 novembre, intervistato da Radio Anch’io, Berlusconi ha spiegato che tra Lega e Forza Italia non ci sono «rotture definitive» ma solo «scontri personali» e ha detto:
«Parisi sta cercando di avere un ruolo all’interno del centrodestra ma avendo questa situazione di contrasto con Salvini credo che questo ruolo non possa averlo»
Parisi ha risposto a Berlusconi durante la trasmissione Porta a Porta, dicendo:
«Se Berlusconi vuole Salvini leader, il centrodestra perde perché la maggioranza degli italiani non è lepenista»