Come vedere la “superluna”
Stasera la Luna sarà contemporaneamente molto vicina e molto piena: l'ideale è guardarla verso le 18 (senza però aspettarsi chissà cosa)
Domenica 13 novembre e lunedì 14 novembre c’è la cosiddetta “superluna”, un fenomeno che si verifica quando la Luna si trova a una distanza ravvicinata con la Terra e contemporaneamente c’è la Luna piena. Di per sé non è un fenomeno molto raro – questa è la quarta “superluna” del 2016, e ce ne saranno ancora due – ma quella del 13 e del 14 novembre è la più grande superluna da 68 anni. La Luna che si è vista domenica notte e che si vedrà lunedì notte è circa un terzo più luminosa della Luna piena più piccola che si può vedere, e del 14 per cento più grande. Nel mondo, domenica, è stata fotografata così.
La distanza della Terra dalla Luna varia ogni mese tra un minimo intorno ai 357mila chilometri e un massimo di 406mila chilometri, proprio perché l’orbita che compie intorno alla Terra non è tonda, ma ha una forma ellittica. Alle 12.30 di lunedì la Luna è arrivata a trovarsi a 356.511 chilometri dalla Terra: è stato il momento del cosiddetto “perigeo lunare” (un termine astronomicamente più esatto di “superluna”), dopo il quale il satellite della Terra ha iniziato ad allontanarsi. Un paio di ore più tardi ha raggiunto il culmine della fase di Luna piena. Un buon momento per vedere la superluna sarà al tramonto di lunedì, se non sarà coperta dalle nuvole: quando la Luna è appena sorta – tra le 17 e le 17.30 in Italia – ed è più vicina all’orizzonte, appare più grande. Se da voi fa brutto, potete riprovare domani: sarà più piccola, ma comunque più grande del solito.
Non bisogna comunque aspettarsi di vedere una Luna gigantesca, come sembra da alcune fotografie scattate con molto zoom, che deformano la prospettiva: Neil deGrasse Tyson, famoso divulgatore astronomico americano, si è per esempio lamentato del termine “superluna”, spiegando: «Se ti danno una pizza di 40 centimetri, la chiameresti superpizza confrontata con una pizza di 38 centimetri?». Anche l’astronomo Phil Plait su Slate ha ridimensionato il fenomeno, spiegando che la Luna sarà vista a distanze diverse a seconda del posto della Terra nel quale ci si trova, e che nonostante sia vero che la Luna non è mai stata piena e contemporaneamente così vicina alla Terra, si parla di pochi chilometri se paragonati agli oltre 350mila che la separano dalla Terra (nel 1948 per esempio erano 356.462 chilometri). La prossima volta che la Luna sarà visibile nelle dimensioni di domenica e lunedì, comunque, sarà tra 18 anni, il 25 novembre 2034. Il 6 dicembre 2052 invece ci sarà la superluna più grande di tutto il XXI secolo.