Il discorso di Trump, dopo la sua vittoria
Ha iniziato parlando di Hillary Clinton, ha ringraziato chi gli è stato vicino e ha detto che sarà il presidente di tutti
Intorno alle 9 di mercoledì mattina (ora italiana) Donald Trump – che a partire dal prossimo gennaio sarà il 45esimo presidente degli Stati Uniti – ha tenuto il suo primo discorso dopo la vittoria, il victory speech. Trump è stato introdotto da Mike Pence, prossimo vice presidente degli Stati Uniti, e ha iniziato il suo discorso dicendo di aver ricevuto una telefonata da Hillary Clinton: ha detto che si è congratulata con lui e di essersi a sua volta congratulato con lei, perché è stata una campagna «molto dura». Trump ha poi detto di voler cercare collaborazione, e non conflitto, con le altre nazioni del mondo. Nei ringraziamenti, Trump ha citato per primi i suoi genitori, poi le sue sorelle e i suoi fratelli. Trump ha ringraziato anche la moglie Melania e i figli Donald, Ivanka, Eric, Tiffany e Barron per averlo aiutato in una campagna elettorale «tosta». Trump ha anche ringraziato Rudy Giuliani e Chris Christie, i due più importanti politici Repubblicani che si sono schierati da subito con lui; Ben Carson, il chirurgo afroamericano che si era candidato alle primarie Repubblicane, e il generale Michael Flynn, un suo consigliere.
Il video del discorso di Trump
La traduzione italiana del discorso di Trump
Grazie. Grazie mille, a tutti. Scusate l’attesa. È stata un cosa complicata. Grazie mille. Ho appena ricevuto una telefonata dal segretario Clinton. Si è congratulata con noi per la nostra vittoria – perché è noi che riguarda – e io ho fatto le mie congratulazioni a lei e alla sua famiglia per la campagna elettorale combattuta molto duramente: ha combattuto davvero duramente. Hillary ha lavorato per molto tempo e davvero sodo, e noi abbiamo un grande debito di gratitudine nei suoi confronti per il servizio che ha prestato al nostro paese. Sono davvero sincero. Ora per l’America è arrivato il momento di fasciare le ferite della divisione, dobbiamo riunirci. A tutti i Repubblicani e i Democratici e agli Indipendenti di questa nazione dico che è tempo di unirsi come un solo popolo. È il momento. Prometto a ogni cittadino di questo paese che sarò il presidente di tutti gli americani. È una cosa davvero importante per me. A quelli che in passato hanno scelto di non sostenermi, e ce ne sono stati un po’: mi rivolgo a voi per chiedere la vostra guida e il vostro aiuto, in modo da poter lavorare insieme per unire il nostro grande paese. Come ho detto fin dall’inizio, la nostra non è stata una campagna ma piuttosto un incredibile e grande movimento, composto da milioni di uomini e donne che lavorano duro, amano il loro paese e vogliono un futuro migliore e più luminoso per loro stessi e le loro famiglie. È un movimento che comprende americani di tutte le razze, religioni, contesti e credenze, che vogliono e si aspettano che il nostro governo serva il popolo. E così sarà.
Lavorando insieme cominceremo dal compito urgente di ricostruire la nostra nazione e di rinnovare il sogno americano. Ho passato tutto la mia vita nel mondo degli affari a osservare il potenziale inespresso di progetti e persone in tutto il mondo. È questo quello che ora voglio fare per il nostro paese. Sfruttare il suo tremendo potenziale. Ho imparato a conoscere benissimo il nostro paese. Ha un potenziale tremendo. Sarà una cosa bellissima. Ogni americano avrà l’opportunità di sviluppare a pieno il suo potenziale. Gli uomini e le donne dimenticati di questo paese non saranno più dimenticati. Sistemeremo i problemi dei nostri centri urbani e ricostruiremo le nostre autostrade, i ponti, i tunnel, gli aeroporti, le scuole e gli ospedali. Ricostruiremo le nostre infrastrutture, che non saranno seconde a nessuno, e daremo lavoro a milioni di persone nel ricostruirle. Ci prenderemo finalmente cura dei nostri grandi reduci di guerra che ci sono stati così leali; durante questo viaggio di 18 mesi ne ho conosciuti tanti. Il tempo che ho passato con loro durante questa campagna elettorale è stato uno degli onori più grandi che abbia mai avuto. I nostri veterani sono persone incredibili.
Avvieremo un progetto di crescita e rinnovamento nazionali. Sfrutterò i talenti creativi dei nostri cittadini e farò appello ai migliori e ai più brillanti perché usino il loro tremendo talento a beneficio di tutti. Succederà. Abbiamo un grande piano economico. Raddoppieremo la crescita del nostro paese e avremo l’economia più forte al mondo. Allo stesso tempo, andremo d’accordo con tutte le altre nazioni che vogliono andare d’accordo con noi. Lo faremo. Avremo ottimi rapporti. Ci aspettiamo di avere rapporti davvero eccellenti. Non esiste un sogno troppo grande, o una sfida troppo difficile. Niente di quello che vogliamo per il nostro futuro è al di fuori della nostra portata. L’America non si accontenterà più di niente che non sia il meglio. Dobbiamo rivendicare il destino del nostro paese e sognare in grande e in modo audace. Dobbiamo farlo. Torneremo a sognare cose belle e di successo per il nostro paese.
Alla comunità mondiale voglio dire che, nonostante metterò gli interessi dell’America sempre al primo posto, ci comporteremo in modo corretto con tutti. Tutti i popoli e tutte le nazioni. Cercheremo un punto d’incontro, e non l’ostilità. Collaborazioni e non conflitti.
Ora vorrei sfruttare questo momento per ringraziare alcune delle persone che mi hanno davvero aiutato ad arrivare a questa vittoria davvero storica, come la stanno definendo. Innanzitutto voglio ringraziare i miei genitori, che so mi stanno guardando da lassù in questo momento. Persone magnifiche, da cui ho imparato moltissimo e che erano meravigliose sotto ogni punto di vista. Sono stati dei genitori davvero fantastici. Vorrei ringraziare anche le mie sorelle, Marianne e Elizabeth, che sono con noi qui stanotte. Dove sono? Sono qui da qualche parte, ma sono molto timide. E mio fratello Robert, un mio grande amico. Dov’è Robert? Mio fratello Robert. Dovrebbero essere tutti su questo palco, ma fa niente. Sono fantastici. E anche il mio fratello defunto Fred, una persona fantastica. Sono stato molto fortunato: tutta la mia famiglia è stata fantastica. I miei fratelli e sorelle, i miei genitori: tutte persone incredibili. A Melania, Don, Ivanka, Eric, Tiffany e Barron: vi amo, e grazie, soprattutto per aver avuto pazienza per tutte queste ore. È stata dura. La politica è una cosa cattiva e dura. Perciò, voglio ringraziare davvero molto la mia famiglia. Grazie a tutti.
Lara, ha fatto un lavoro incredibile. Vanessa, grazie, davvero. Siete stati un gruppo fantastico. Mi avete dato tutti un sostegno incredibile. Sappiate che siamo un gruppo di molte persone. Dicono sempre che abbiamo uno staff piccolo. Non mi sembra così piccolo. Guardate tutte le persone che abbiamo. Guardatele. Kellyanne, Chris, Rudy, Steve e David. Nel nostro gruppo ci sono persone di grandissimo talento, e voglio dirvi che il nostro viaggio è stato davvero molto speciale. Voglio ringraziare in modo molto speciale il nostro ex sindaco Rudy Giuliani. È incredibile: ha viaggiato con noi ed è venuto alle riunioni. Rudy non cambia mai. Dov’è Rudy? Dov’è? Il governatore Chris Christie, gente, è stato incredibile. Grazie, Chris. La prima persona, il primo senatore, il primo politico importante a sostenerci è stato Jeff Sessions; lasciate che ve lo dica: è molto rispettato a Washington perché non si trovano persone brillanti come il senatore Jeff Sessions. Dov’è Jeff? Un grande uomo. C’è poi un altro grande uomo, che è stato un avversario molto tosto. Non è stato facile avere a che fare con lui. L’ho conosciuto da avversario perché è stata una delle persone che voleva andare contro i Democratici: il dottor Ben Carson. Dov’è Ben? Qui da qualche parte c’è anche Mike Huckabee, un uomo fantastico. A Mike e alla sua famiglia, a Sara: grazie. Il generale Mike Flynn. Dov’è Mike? E il generale Kellogg. Più di 200 tra generali e ammiragli hanno sostenuto la nostra campagna, sono persone speciali. Abbiamo 22 persone che hanno ricevuto la medaglia d’onore del Congresso. C’è un’altra persona molto speciale con cui, secondo le notizie che circolavano, non andavo d’accordo. La verità è che non ho avuto un solo secondo negativo con lui. Parlo di – come avete fatto a indovinare? – Reince [Priebus, il capo del Partito Repubblicano]. Guardate tutte queste persone qui: Reince è una superstar. Io gli ho detto: «Non possono chiamarti superstar finché non vinciamo». Reince è davvero una superstar e lavora come nessun altro. Vieni qui, Reince! Era ora! Vieni qui a dire qualcosa! La nostra collaborazione con il Partito Repubblicano è stata fondamentale per il nostro successo, e devo dire che ho avuto modo di conoscere delle persone incredibili.
Le persone del Secret Service. Sono tosti, intelligenti e acuti, ed è meglio non farli arrabbiare, credetemi. Quando voglio andare a salutare una folla di persone, mi prendono e mi fanno sedere di nuovo. Però sono persone fantastiche, e voglio ringraziarle. Anche le forze dell’ordine di New York sono qui stanotte. Sono persone spettacolari, che a volte purtroppo non vengono apprezzate come dovrebbero. Noi però le apprezziamo.
Questo è stato quello che si definisce un evento storico. Ma per essere davvero storico, dobbiamo fare un ottimo lavoro e io vi prometto che non vi deluderò. Faremo un ottimo lavoro. Non vedo l’ora di essere il vostro presidente e spero che alla fine di due, tre, quattro o magari otto anni direte che questa è stata una cosa di cui siete orgogliosi.
Posso solo dire che anche se la campagna elettorale è finita, il nostro lavoro per il nostro movimento inizia solo ora. Ci metteremo subito al lavoro per il popolo americano e spero faremo un lavoro che vi renderà orgogliosi del vostro presidente. Sarete orgogliosi. Sono onorato.
È una serata fantastica. Sono stati due anni fantastici e amo questo paese. Grazie. Grazie mille. Grazie, Mike Pence.